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Estate: riabilitato il sole

Preso nel modo giusto è un toccasana

15 Giu 2009 - 17:46

Ci hanno “sgridati” e messi in allarme per mesi: esporsi al sole fa male, la tintarella aumenta il rischio di contrarre il cancro della pelle, il colorito ambrato addirittura non è più di moda. Ora però c’è una almeno parziale “retromarcia”: il sole, almeno in quantità controllata, non solo non fa male, ma addirittura ha un effetto anticancro. Insomma, i patiti dell’abbronzatura possono tirare un sospiro di sollievo: il piacere di crogiolarsi al sole è salvo, senza patemi d’animo e sensi di colpa, a patto di usare l’intelligenza. Le uniche due regole da seguire tassativamente sono: scegliere con attenzione gli orari in cui dedicarsi al bagno di sole e utilizzare sempre una buona crema protettiva.

''Il sole e l'abbronzatura - afferma il presidente dell'Associazione dermatologi ospedalieri italiani (Adoi) Patrizio Mulas - sono stati a lungo criminalizzati, ma va detto che, se 'usato' con intelligenza, il sole ha importanti effetti benefici sulla salute ed esercita anche un'azione antitumorale. Può invece diventare pericoloso se si eccede nell'esposizione e non si seguono regole di buon senso''. La “dose media consentita” è di due ore circa al giorno: questo lasso di tempo consente anche di dimezzare il rischio di tumore.

Il merito, spiegano i dermatologi, è della vitamina D che l'organismo produce grazie all'esposizione ai raggi solari. Così, un'esposizione costante di due ore giornaliere diminuisce fino al 50% il rischio di sviluppare tumore alla prostata, al seno e al colon-retto. La vitamina D, legata ai raggi solari, agisce anche contro malattie infettive, autoimmuni e cardiovascolari. Se invece manca, aumenta il  rischio di sviluppare il tumore al colon-retto fino al 253%. “A volte - avverte Mulas - la paura eccessiva di sviluppare un tumore della pelle rischia di provocare più danni che benefici”. Sole sì, dunque, anche se con qualche cautela.

La sana abbronzatura richiede il rispetto di due semplici norme: il primo accorgimento sta nella prudenza nell’esporsi al sole nelle ore giuste (fino alle 11 e dopo le 17) e non esagerare.  Altrettanto importante è proteggersi dai raggi solari con creme apposite. Anche se non esistono filtri a schermatura “totale” dai raggi ultravioletti uvb, i fattori protettivi possono filtrare i raggi in modo basso, medio o alto-estremo. E all'inizio dell'estate, il consiglio è quello di usare un fattore protettivo alto, indipendentemente dal tipo di pelle. In seguito è sufficiente prestare attenzione alle zone più esposte, come il decolleté: ''La pelle di questa zona - avverte lo specialista - avvizzisce e si macchia in tempi più rapidi, per questo il collo è quello che più di tutti indica l'età di una donna”.  Attenzione anche quando si sta sotto l’ombrellone e si fa il bagno. ''Bisogna usare le creme protettive anche se si sta sotto l'ombrellone dove, comunque, arriva il 50% dei raggi, e anche in acqua poiché i raggi ultravioletti penetrano per un metro di profondità”.

Secondo i dati dell'Associazione dermatologi ospedalieri italiani (Adoi), otto italiani su dieci ignorano le regole d'oro per proteggere la pelle sotto il sole. Ecco dunque il decalogo
stilato dagli esperti per proteggere la pelle sotto il solleone senza rinunciare al piacere di una sana abbronzatura.

1) L'idratazione è la salvezza della pelle. Quando appare molto secca e stanca è opportuno ricorrere a trattamenti locali a base di creme emollienti e idratanti.
2) Mantenere sempre la pelle pulita: detergere in modo accurato la cute è fondamentale, utilizzando un detergente poco schiumogeno, per non alterare il film idrolipidico di superficie e non ridurre il suo effetto-barriera. E' anche utile passare la sera, dopo la pulizia del viso e prima di andare a dormire, un cubetto di ghiaccio su viso e collo e per circa un minuto. Questa misura facilita la vasocostrizione, cioè il restringimento dei capillari, prodotta dal freddo e la successiva vasodilatazione reattiva, cioè il loro dilatarsi. Questa “ginnastica” favorisce l'ossigenazione e il metabolismo cellulare.
3) Per avere una pelle levigata praticare uno scrub una o due volte a settimana sia sul viso che sul corpo.
4) Nutrirsi bene e fare scorta di antiossidanti: la prima cura di bellezza per la pelle viene dall'interno dell'organismo. La dieta ideale è quella mediterranea, a base di frutta, verdura, legumi e cereali integrali.
5) Controllare sempre i nei, soprattutto quelli marroncini e poco in rilievo. Ricordare la regola dell'Abcde, dove 'A' sta per asimmetria, 'B' per bordi, 'C' per colore, 'D' per dimensione ed 'E' per età o evolutività.
6) L’esposizione deve essere oculata e preceduta dall'applicazione corretta di uno schermo solare.
7) Particolare attenzione va prestata alla protezione della pelle dei bambini e delle donne in gravidanza.
8) Prestare attenzione alle macchie della pelle: se compaiono macchie sospette, sia bianche che scure, rivolgersi subito allo specialista.
9) Fare attenzione all'assunzione di farmaci e all'uso di cosmetici: possono causare effetti indesiderati e irritazioni della pelle.

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