Dopo aver deposto la corona d'alloro all'Altare della Patria, il Capo dello Stato ha celebrato i 71 anni dalla Liberazione a Varallo, in Valsesia: "E' sempre tempo di Resistenza"
"E' sul 25 aprile che si fonda, anzitutto, la Repubblica. Il diffuso desiderio di pace e di libertà portava all'aspirazione condivisa di dar vita ad una nuova Italia. Promessa realizzata in questi 70 anni". Lo ha detto Sergio Mattarella intervenendo a Varallo, in Valsesia (Vercelli). In mattinata il Capo dello Stato, insieme con Piero Grasso e Matteo Renzi, ha deposto una corona d'alloro all'Altare della Patria come da tradizione.
Proprio a Roma, e non solo, le celebrazioni sono sfociate in polemica con la Brigata Ebraica che ha annunciato di non partecipare al corteo, accusando l'Anpi di sfilare con "centri sociali anti-Israele".
Mattarella ricorda il referendum del 1946 - Sono passati 60 anni dal referendum con cui l'Italia voltò pagina abbandonando la monarchia e scegliendo la Repubblica. "Quel giorno gli italiani e le italiane, queste ultime per la prima volta al voto, vennero chiamati a decidere tra monarchia e repubblica - ha detto Mattarella -. E' un filo che segna il legame tra la Resistenza, il nuovo carattere dell'Italia democratica e l'ordinamento repubblicano. E' nel percorso, arduo ed esigente, che va dall'8 settembre 1943 alla Liberazione che troviamo le ragioni della ripresa d'Italia. Il 2 giugno 1946 divenne così la conclusione di un percorso e, allo stesso tempo, un punto di partenza".
"E' sempre tempo di resistenza" - "E' sempre tempo di Resistenza. E' tempo di Resistenza perché guerre e violenze crudeli si manifestano ai confini d'Europa, in Mediterraneo, in Medio Oriente - ha aggiunto ancora il presidente della Repubblica da Varallo per le celebrazioni del 25 aprile -. E, ovunque sia tempo di martirio, di tirannia, di tragedie umanitarie che accompagnano i conflitti, lì vanno affermati i valori della Resistenza".