PER LA SENTENZA POTREBBERO VOLERCI MESI

A Strasburgo udienza sul ricorso di Berlusconi contro l'incandidabilità | La difesa: "Senato anfiteatro gladiatori"

La decisione potrebbe anche arrivare in un momento successivo alla elezioni politiche. Il leader di FI: "Candidabile o no sarò in campo"

22 Nov 2017 - 15:40
 © lapresse

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Si è conclusa dopo due ore l'udienza della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo sul ricorso presentato da Silvio Berlusconi contro la decadenza da senatore e l'ineleggibilità, sancite in base alla legge Severino. Una decisione è attesa non prima di diversi mesi. "Sono state fatte domande molto acute, ora aspettiamo la decisione con una qualche fiducia", ha detto a fine udienza il legale di Berlusconi, Fausto Coppi.

A Strasburgo aula stracolma per l'udienza - Cinquecentocinquanta le persone che hanno assistito all'udienza, di cui una quarantina di giornalisti, in gran parte italiani ma anche da Francia, Germania e altri Paesi europei. Ad assistere sono arrivati gruppi di studenti, avvocati e giuristi da tutta Italia, ad esempio dall'Università Cà Foscari di Venezia, da Padova, da Lecce, dalla Lumsa di Roma, ma anche dall'estero. Presente anche una rappresentanza della Russia. La decisione della Corte potrebbe anche arrivare in un momento successivo alla elezioni politiche

Rappresentante del governo: "Rispettata la Convenzione dei diritti dell'uomo" - "Il governo italiano ha rispettato la Convenzione dei diritti dell'uomo, nessuna violazione può essergli attribuita". Lo ha detto il rappresentante del governo, Maria Giuliana Civinini, all'udienza a carico di Berlusconi alla Corte europea dei diritti dell'uomo. "Il diritto è stato scrupolosamente rispettato", ha sottolineato. La decisione della decadenza da senatore e della sua ineleggibilità "non è stata arbitraria - ha aggiunto - è arrivata al termine di una procedura che ha rispettato tutti i diritti" del leader di Forza Italia.

Avvocato di Berlusconi: "Senato anfiteatro gladiatori, non giustizia " - L'avvocato Edward Fitzgerald, rappresentante del leader di FI, ha replicato: "La decisione di far decadere Berlusconi dalla sua carica di senatore è stata una sanzione penale ed è il risultato arbitrario, sproporzionato e inappellabile di una decisione presa della maggioranza del Senato (192 voti contro 114), cioè dei suoi avversari politici. Non era giustizia ma ma un anfiteatro romano in cui una maggioranza di pollice versi o pollici in alto decidono se uno va su o giù". Inoltre, ha aggiunto, la Legge Severino non prevede dei criteri chiari e obiettivi sulla decadenza di un parlamentare in carica, e dunque l'attuazione di questa sanzione è arbitraria, come dimostra il fatto che non è stata applicata allo stesso modo ad Augusto Minzolini.

Berlusconi: "Candidabile o no sarò in campo" - "È stata un'attesa davvero lunga, durata cinque anni. Ma in queste ore sono sereno e soprattutto fiducioso. Mi aspetto che in tempi contenuti la Corte accolga il mio ricorso. Il mio ruolo nella prossima campagna elettorale è comunque già chiaro: indipendentemente dalla candidabilità, sarò in campo per portare il centrodestra al governo del Paese", ha dichiarato in un'intervista a La Repubblica Berlusconi.

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