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Coinvolgere i consultori familiari nella pratica dell'aborto con una semplice circolare del ministero, e non attraverso una modifica parlamentare della legge, "darebbe vita a una violazione della Costituzione". E' quanto sostiene il quotidiano Avvenire, affermando che "la rete consultoriale nasce con la finalità esattamente opposta: fornire un'alternativa alle donne che pensano di trovarsi costrette a spegnere in grembo la vita del proprio bimbo".