NUOVE REGOLE NEL CONTRATTO

Abusi su studentesse, Fedeli: "Chi se ne approfitta non è degno di fare il prof"

Con una nuova norma nel contratto di lavoro il ministro dell'Istruzione sancisce pene più severe, come il licenziamento o la sospensione della retribuzione, dopo i due casi a Roma e l'episodio di Treviso

18 Gen 2018 - 14:46
 © ansa

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Il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, è perentorio: chi commette abusi sulle proprie studentesse "non è degno di fare il professore". Per questo, dopo gli ultimi casi di cronaca (due episodi a Roma, uno a Treviso), ha deciso di intervenire con una norma nel contratto di lavoro che inasprisce le pene per chi ha atteggiamenti impropri. Gli insegnanti ora rischiano il licenziamento, anche senza preavviso, una multa o la sospensione dal servizio con la privazione della retribuzione.

Perché, come spiega al Messaggero, "se approfitti di un rapporto asimmetrico, nel quale tu docente sei in una ovvia posizione di vantaggio rispetto a una minorenne, significa che non sei degno di fare il professore. Non sei più idoneo per quel lavoro". "Bisogna che gli insegnanti recuperino l'autorevolezza, che hanno perso", spiega il ministro.

C'è quindi la necessità di consapevolezza, da parte degli studenti e delle famiglie che devono denunciare sempre, e di responsabilità da parte del corpo docente. Sia ben chiaro: "Infrangere con leggerezza la deontologia  avrà un costo alto perché alto è il costo dei casi denunciati dalle studentesse".

La Costituzione sancisce la libertà della didattica, l'uso dei social sarà permesso ma solo ai fini didattici. Un altro punto che la Fedeli ha poi tenuto a sottolineare è che in questa storia le studentesse sono solo le vittime: "Non si provi perciò a colpevolizzarle, la responsabilità è sempre degli adulti".

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