ll presidente del Senato prende le distanze: "Abbiamo detto ai nostri di non partecipare a certe commemorazioni, FdI non ha responsabilità"
Sono cinque le persone denunciate per il saluto romano ad Acca Larentia. Sulla vicenda è intervenuto anche Ignazio La Russa che prende le distanze: "Concordo pienamente con Rampelli quando dice che FdI è totalmente estranea all'episodio dei saluti romani, il partito davvero non ha alcun ruolo o responsabilità in quello che è successo". Però il presidente del Senato solleva dei dubbi giuridici "da avvocato e non da politico" proprio sulle interpretazioni del saluto romano: "C'è incertezza - dice in un colloquio al Corriere della Sera - su come considerare certi gesti in caso di commemorazione di persone defunte". Di diverso avviso il ministro dell'Interno Piantedosi che parla di "indignazione" di fronte a quelle immagini.
FdI totalmente estranea - "Abbiamo sempre detto ai nostri - spiega La Russa - di non partecipare a certe manifestazioni, che vengono inevitabilmente strumentalizzate da chi vuole attaccarci. Peraltro, il fatto è stato eclatante e ha avuto molta visibilità, ma il partito davvero non ha alcun ruolo o responsabilità in quello che è successo Non c'entriamo nulla".
No morti di serie A e di serie B - "Va detto, storicamente - prosegue La Russa - che questi ragazzi, come tanti altri vittime di anni di piombo o di violenza terroristica, non hanno avuto giustizia. Io non vorrei che ci fossero morti di serie A e morti di serie B, che la memoria scomparisse".
Ambiguità sul reato di apologia di fascismo - Quanto alla condanna del saluto romano, senza se e senza ma, La Russa esprime delle perplessità: "Lo chiedo più da avvocato che da politico, sia chiaro" - tiene a precisare. "Non aiuta a risolvere la questione, e le polemiche che ogni volta si scatenano, il fatto che ci sia incertezza su come considerare certi gesti in caso di commemorazione di persone defunte. Attendo con interesse la prevista riunione a sezioni riunite della Cassazione proprio su questo punto". Dello stesso argomento La Russa parla anche a Repubblica: "Finora - afferma - ci sono state sentenze contrastanti sul fatto che il saluto romano in occasione di celebrazioni di persone decedute sia reato oppure no. Per alcune sentenze della Cassazione non era reato, per altre invece sì". Quindi "credo sia importante si faccia chiarezza dal punto di vista giuridico, ce n'è bisogno. Una cosa è l'apologia di fascismo, una cosa è la ricostituzione del partito fascista, un'altra è la commemorazione di deceduti".
"Non vi è dubbio che quello che si è visto suscita indignazione, è contrario alla nostra cultura acquisita e, posso dire che è trasversale, io sono testimone della trasversalità di indignazione il che impegna sul perché accade". Questa la dura presa di posizione del ministro dell'Interno che ha risposto alle domande poste dai senatori della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza in merito ai saluti romani avvenuti durante la commemorazione della strage di Acca Larentia. Secondo Piantedosi però "vietare e non osservare è controproducente e meno proficuo".
Una prima informativa sulla commemorazione è stata trasmessa in Procura a Roma dalla Digos. Gli inquirenti sono al lavoro sui filmati che hanno immortalato le fasi della manifestazione alla quale erano presenti militanti di estrema destra e alcuni appartamenti a frange del tifo ultras. Cinque le persone denunciate. I magistrati dovranno valutare se procedere con l'apertura formale di un fascicolo di indagine.