Il titolare del dicastero della Famiglia archivia il disegno di legge tanto contestato dalle associazioni e firmato dal senatore della Lega. Lui replica: "Pur di attaccarci calpestano i diritti dei più piccoli"
Il ministro delle Pari Opportunità e della Famiglia, Elena Bonetti, lancia un messaggio chiaro sul destino del ddl Pillon. "Se mi hanno lasciato nel cassetto una copia del ddl #Pillon? - twitta il ministro - Non mi sono informata ma per quanto mi riguarda resterà nel cassetto". A stretto giro arriva la replica del senatore della Lega Simone Pillon che attacca: "Il Pd pur di vendicarsi del Carroccio calpesta i diritti dei più piccoli".
Se mi hanno lasciato nel cassetto una copia del ddl #Pillon? Non mi sono informata ma per quanto mi riguarda resterà nel cassetto. pic.twitter.com/XQnSIlO42q
— Elena Bonetti (@bonettiele) September 16, 2019
"Ddl Pillon è una risposta dannosa e inadeguata" - "Nessun diritto alla genitorialità o bigenitorialità può essere anteposto al supremo interesse dei minori in linea con quanto stabilito nell'evoluzione del diritto di famiglia in Italia e nelle principali convenzioni internazionali - ha spiegato il ministro -. Auspico che queste tematiche non diventino terreno di battaglia ideologica. La necessità di trovare risposte più efficaci alle problematiche legate all'affido esiste. Ciò che è archiviato è una risposta inadeguata e dannosa come quella prevista dal ddl Pillon".
Il ddl contestato dalle associazioni - La legge 735, presentata dal senatore Simone Pillon, uno degli organizzatori del Family Day noto per le sue posizioni conservatrici, include, tra le altre cose, la mediazione obbligatoria a pagamento nei conflitti familiari per evitare di arrivare in tribunale. Molto discusso anche l'equilibrio obbligatorio tra le figure genitoriali, indipendentemente dal rapporto che il minore ha con i singoli, con tempi paritari che il figlio sarebbe obbligato a trascorrere con entrambi. Molte associazioni a riguardo, hanno parlato di "genitorialità coatta", giudicando il ddl "non emendabile".
La replica del senatore della Lega - "Come ampiamente prevedibile, il Pd vuole imporre l'agenda al Movimento 5 Stelle tentando di bloccare la riforma dell'affido condiviso, senza neppure leggere il lavoro fatto in questi mesi sul testo unificato. Evidentemente secondo il ministro Bonetti i figli delle famiglie separate sono bambini di serie B, condannati a perdere uno dei genitori, specialmente il padre. Pur di vendicarsi della Lega, dalle parti del Pd son disposti a calpestare i diritti dei più piccoli". Così il senatore leghista Simone Pillon replica a Elena Bonetti dopo l'annuncio di archiviare il provvedimento sull'affido condiviso.
"Mi auguro che i parlamentari 5 Stelle, specialmente quelli che hanno condiviso il senso della riforma e hanno lavorato sodo con noi per migliorarne il testo, non accettino ordini da chi li ha insultati fino a ieri", continua Pillon. "In ogni caso - conclude - noi non molleremo mai, finché non sarà riconosciuto il diritto di tutti i bambini a stare con mamma e papà".