la polemica

Alberto Cirio ricordando gli Alpini in Russia: “Si sacrificarono per la nostra libertà”

Alla vigilia del 25 aprile il presidente del Piemonte ha voluto ricordare il sacrificio dei tanti italiani che hanno combattuto in Russia. Le sue parole però hanno suscitato l'indignazione del centrosinistra: "Il suo è revisionismo storico"

16 Apr 2025 - 18:44
 © Ansa

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Il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio, è al centro della bufera per una frase pronunciata alla viglia del 25 aprile. Durante la presentazione della 96ª adunata degli Alpini a Biella - in programma dal 9 all’11 maggio - Cirio ha voluto ricordare i sacrifici dei tanti italiani al fronte: "Sarà un evento di popolo ma anche di valori ed è il tributo ai tanti Alpini che nella Campagna di Russia hanno perso la vita per la nostra libertà". Immediate le critiche da parte di sindacati e opposizioni. 

Le reazioni

 "Come gruppo del Partito democratico del Consiglio regionale del Piemonte, condanniamo duramente le dichiarazioni rese ieri dal presidente Alberto Cirio, secondo le quali gli Alpini caduti nella campagna di Russia 'morirono per la nostra libertà". "Nella campagna di Russia - prosegue il gruppo Pd - l'Armir subì circa 85.000 perdite tra caduti e dispersi. Furono soldati mandati a morire da un regime criminale, in una aggressione militare che nulla aveva a che fare con la libertà, ma solo con l'ambizione fascista di affiancare Hitler nell'invasione dell'Unione Sovietica. Siamo con gli Alpini".

Dello stesso parere la presidente del gruppo consiliare regionale di Alleanza Verdi Sinistra, Alice Ravinale: "È grave che il presidente di una Regione medaglia d'oro al merito civile per la Resistenza affermi in tv che gli alpini in Russia combatterono per la nostra libertà". "Ed è ancora più grave - continua - che questo avvenga a ridosso del 25 aprile: è un altro tassello del puzzle revisionista della destra, che da decenni ormai prova a riscrivere la storia e a sterilizzare il valore della Resistenza".

L'Anpi: "Cirio è antifascista ma deve chiarire"

 Diversa la posizione del presidente provinciale dell'Anpi, Nino Boeti, secondo il quale  Cirio avrebbe usato parole imprecise: "Caro Alberto, io ti conosco antifascista e sono sicuro che non c'è revisionismo nelle tue parole: per questo ti chiedo di chiarirlo", lo esorta Boeti sui social. 

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