Il leader del Ncd boccia le proposte del segretario Pd, ma apre sulla legge elettorale: "Ci fidiamo di lui. Ok avvio riforma a inizio febbraio"
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Il leader del Nuovo Centrodestra, Angelino Alfano, stronca sul nascere il Job act annunciato dal segretario del Pd, Matteo Renzi. "Job act is the same old soup, è la stessa zuppa di sempre", ha detto Alfano. Poi, parlando delle unioni civili e delle possibili proposte del Pd nel patto di governo, ha aggiunto: "Se propongono il matrimonio gay, ce ne andiamo un attimo prima a gambe levate e denunciandolo all'opinione pubblica".
"Siamo al governo per fare scudo a delle cose che la sinistra farebbe se non ci fossimo noi", ha proseguito il vicepremier. "Se non ci fossimo noi - ha sottolineato - la sinistra riterrebbe normale legalizzare la canna, i matrimoni gay, le adozioni dei gay e frontiere libere agli immigrati. Questo è il riformismo di sinistra. Noi siamo dall'altra parte".
"Difendiamo famiglia da smantellamento" - "La famiglia - ha detto Alfano, ribadendo il suo no ai matrimoni gay - è composta da un uomo e da una donna. Quella descritta dalla Costituzione, che è vissuta nella società italiana, è la famiglia in cui continuare a credere. E merita di essere difesa contro i tentativi di smontarla".
"Rimpasto? Sono altre le priorità" - "Di fronte a tutto ciò che sta succedendo, il problema delle sedie nel governo non credo sia emergenziale. Se qualcuno lo porrà, lo affronteremo. Ma non credo sia essenziale nel 2014", ha poi affermato Alfano alla presentazione del libro "I moderati". "Quanto a me - ha aggiunto - non ho incarichi nel mio partito. Ho deciso di continuare a occuparmi della vicenda del governo che è fondamentale".
"Governo durerà, mi fido della parola di Renzi" - "Renzi dice che per lui il governo può andare avanti fino al 2015. E io mi fido", ha sottolineato il leader del Ncd. "Renzi lo ha detto pubblicamente, è un leader di nuova generazione e ha tutto l'interesse a dire una cosa e fare la cosa che ha detto. Era tipico dei vecchi leader dire una cosa e farne un'altra. Sulla sua volontà di mandare avanti il governo mi fido di lui. Manterrà quel che ha detto".
"Riforma elettorale, ok a inizio febbraio" - "Ci va bene un'agenda dei tempi della legge elettorale che chiuda il percorso alla Camera nella prima settimana di febbraio. E' la nostra apertura a Renzi: ci fidiamo e siamo convinti che il segretario Pd non userà l'approvazione rapida della legge per tornare al voto", ha ribadito. "Non so - ha concluso - da dove il Pd abbia tratto la convinzione" che Ncd vuole rinviare.