Fratoianni (Avs) ha parlato di "complicità del governo, del ministro" competente e "della presidenza del Consiglio
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Le opposizioni sono intervenute sul caso del comandante libico Almasri Habish, arrestato domenica scorsa a Torino in esecuzione di un mandato della Corte penale internazionale e poi scarcerato ed espulso. Per la segretaria del Pd Elly Schlein "il premier Giorgia Meloni deve smetterla di nascondersi nel Palazzo". "Siamo qui per ribadire la gravità inaudita" del caso Almasri, "un criminale di guerra su cui pendeva un mandato di arresto della Cpi che è stato prima arrestato, poi rilasciato, poi accompagnato con un volo di Stato a Tripoli", ha aggiunto Nicola Fratoianni (Avs) durante la conferenza stampa con la segretaria dem e rappresentanti di +E, Iv, M5s, Azione.
Schlein ha sottolineato che "in un momento in cui la credibilità del nostro Paese è già messa a dura prova dal punto di vista del diritto internazionale. Chiediamo alla premier di venire a riferire in Aula". Fratoianni ha parlato di "complicità del nostro governo, del ministro" competente e "della presidenza del Consiglio" e annunciato che "i capigruppo delle opposizioni stanno inviando a Fontana una lettera congiunta per chiedere che Meloni venga in Parlamento".
Per Maria Elena Boschi (Iv) è "impossibile" che l'esecutivo non "fosse a conoscenza" di ciò che stava avvenendo, "noi vogliamo vengano a riferire in Aula. E' un governo che fa la voce grossa con i deboli, e poi riaccompagna in Libia con un volo di Stato una persona accusata di reati cosi gravi". Secondo Riccardo Magi (+E) "questa vicenda non può essere chiusa con le risibili ragioni date dal governo". "L'impressione è di un blitz politico", oggi "tutti i gruppi porranno in prima battuta questa questione" anche a "Nordio in Aula", ciò che è accaduto è "scandaloso e inaccettabile", ha aggiunto il segretario di Più Europa. Angelo Bonelli (Avs) è tornato a chiedere le dimissioni del ministro della Giustizia, Carlo Nordio".
Durissimo l'intervento del capogruppo di Azione, Matteo Richetti, che ha ricordato le promesse di Giorgia Meloni contro i trafficanti. "A oggi l'unico rimpatrio fatto dal governo Meloni è stato per riportare a casa un criminale come Almasri e calpestare il diritto internazionale, come tra l'altro è già stato annunciato con Netanyahu. Non è accettabile", ha incalzato Riccardo Ricciardi, neocapogruppo M5S alla Camera. Schlein ha promesso che le opposizioni non si fermeranno fino a quando non sarà fatta chiarezza.
Intanto la Corte penale internazionale ha chiesto spiegazioni all'Italia sul caso. "Su richiesta e nel pieno rispetto delle autorità italiane, la Corte si è deliberatamente astenuta dal commentare pubblicamente l'arresto. Il 21 gennaio, senza preavviso o consultazione con la Corte, Almasri sarebbe stato rilasciato e riportato in Libia. La Corte sta cercando, e non ha ancora ottenuto, una verifica da parte delle autorità sui passi compiuti", ha dichiarato la Cpi.
Sarà il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi a svolgere un'informativa in Parlamento sulla vicenda Almasri. In una nota del ministro per i Rapporti con il Parlamento si legge che "in seguito alle interlocuzioni avvenute tra il ministro Luca Ciriani, la presidenza del Senato, la presidenza della Camera e il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, si è concordato che nel corso della prossima settimana il ministro Piantedosi farà un`informativa parlamentare sul caso del comandante libico Najeem Osema Almasri Habish".
Il mandato d'arresto per il comandante libico è stato chiesto dal procuratore della Corte penale internazionale il 2 ottobre. La decisione di procedere con il "warrant of arrest" è stata presa, a maggioranza, sabato dalla Camera dell'organismo avendo deciso che ci sono "ragionevoli motivi" per ritenere che Njeem abbia commesso crimini che ricadono nella giurisdizione della Corte e che il suo arresto appare necessario".