amministrative 2014

Amministrative 2014: rivince il Pd

Renzi bissa il successo delle Europee strappando al centrodestra le due regioni in palio: Piemonte e Abruzzo. A sorpresa però ballottaggi a Livorno e Padova

26 Mag 2014 - 22:39
 © ansa

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Il Piemonte e l'Abruzzo al centrosinistra, con Sergio Chiamparino e Luciano D'Alfonso che strappano le due Regioni rispettivamente alla Lega Nord (era governatore Roberto Cota) e a Forza Italia, che con Gianni Chiodi ha guidato l'Abruzzo; otto comuni confermati al centrosinistra; due, Ascoli Piceno e Tortoli', che si confermano al centrodestra. Poi, Prato che dal centrodestra passa al centrosinistra, e altri 13 comuni che andranno probabilmente al ballottaggio.

Si tratta di Padova, Vercelli, Potenza, Pavia, Cremona, Livorno, Foggia, Bari, Terni, Verbania, Pescara, Bergamo, Perugia e tra questi ultimi, spicca un ballottaggio inedito a Padova: qui e' scontro diretto tra Pd e Lega, divisi da pochi punti percentuali, dopo dieci anni di governo ininterrotto della sinistra. A fronteggiarsi sono Ivo Rossi, sindaco reggente Pd per l'abbandono 'ministeriale' di Flavio Zanonato, e Massimo Bitonci, capogruppo della Lega al Senato, sostenuto anche da Forza Italia.

Livorno al ballottaggio per la prima volta - A Livorno, invece, il ballottaggio, se confermato, avverrebbe per la prima volta da quando e' entrata in vigore l'elezione diretta del sindaco. Questo il quadro che si delinea mentre e' ancora in corso lo spoglio delle schede che, in alcune realtà, ha proceduto con grande lentezza anche a causa della complessità del voto disgiunto e di genere, delle numerose contestazioni dei rappresentanti di lista e, in alcuni casi, di presidenti di seggio inesperti.

Prato e la sua Chinatown al centrosinistra - Il centrosinistra riesce a confermare la propria presenza sullo scranno più alto nelle città di Firenze, Ferrara, Forlì, Modena, Reggio Emilia, Pesaro, Campobasso, Sassari. Riesce anche a strappare Prato al centrodestra dove il sindaco uscente, Roberto Cenni, e' stato sconfitto da Matteo Biffoni, sostenuto da Pd, liste civiche, comunisti italiani, Sel ed altri.

Ascoli, Tortolì e Teramo verso il centrodestra - Il centrodestra si confermerebbe ad Ascoli Piceno, dove era e rimane sindaco Guido Castelli, che e' anche responsabile finanze locali per l'Anci, vince a Tortolì dove Massimo Cannas, con il 30,6% e a capo di una lista civica "Obiettivo 1", con forze di centrodestra e indipendenti del centrosinistra ha spuntato la vittoria solo per una trentina di voti su Fabrizio Selenu (30,1% pari a 1.947 voti), lo sfidante del Pd a capo di una coalizione di centrosinistra. Il centrodestra, inoltre, sembra prevalere anche a Teramo dove già governava.

La sorella di Renzi assessore comunale - Tante le notizie "curiose" emerse durante questo voto amministrativo: tra queste Benedetta Renzi, la sorella di Matteo, che diventera' assessore comunale visto che Stefano Sermenghi, sindaco uscente di Castenaso, piccolo comune alle porte di Bologna, ha infatti conquistato il bis con il 76,55%, oltre tre voti su quattro. Prima delle elezioni, Sermenghi aveva annunciato che in caso di vittoria avrebbe nominato assessore Benedetta Renzi, che da anni vive con la famiglia proprio a Castenaso. Nei prossimi cinque anni si occupera' di welfare e scuola.

La figlia di uno dei Nomadi è sindaco - A Novellara (Reggio Emilia) Elena Carletti, figlia del leader dei Nomadi, Beppe, e' il nuovo sindaco. La candidata della lista di centrosinistra 'Novellara Bene comune' ha vinto con il 60,18% davanti a Cristina Fantinati di civica Insieme (20,13%) e a Stefano Paterlini del Movimento 5 Stelle (19,67%). Titolare di una scuola di lingue, 38 anni, la Carletti aveva stravinto le primarie del centrosinistra con oltre l'80% e non e' nuova all'attivita' politica.

Il grande vecchio De Mita - E a 86 anni Ciriaco De Mita, gia' presidente del Consiglio ai tempi della Dc di cui fu anche segretario, europarlamentare uscente dell'Udc, e' il nuovo sindaco di Nusco (Avellino), suo comune di nascita. E' stato eletto con1.136 voti, pari all'80%, lasciando alla sua sfidante, l'ingegnere Rosanna Secchiano, 336 voti (20%). Ed e' tutto da rifare a Sant'Angelo in Vado, comune del pesarese, dove le elezioni non sono valide perche' non e' stato raggiunto il quorum dei votanti. E' accaduto perche' i cittadini non hanno accettato l'esclusione (per vizi formali) di una lista il cui candidato aveva invitato i suoi sostenitori a votare scheda bianca per annullare le elezioni.

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