Per il procuratore di Milano, Roberto Alfonso, anche lui intervenuto alla cerimonia, "le infiltrazioni di Cosa Nostra nel capoluogo lombardo in Fiera sono un fatto molto grave"
"Sono state confermate le presenze delle organizzazioni mafiose storiche, accanto a nuove forme di criminalità organizzata che costituiscono l'aspetto di novità delle recenti investigazioni". Lo ha detto il procuratore generale della Corte d'Appello di Roma, Giovanni Salvi, nel corso del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell'Anno giudiziario. "E' una realtà estremamente variegata, che riflette la complessità del territorio capitolino".
Il pg di Milano: "Infiltrazioni in Fiera fatto grave" - Nell'intervento del procuratore generale di Milano Roberto Alfonso si è parlato anche del ruolo della mafia all'Expo. Le infiltrazioni mafiose tra i fornitori di Fiera Milano sono un fatto molto grave. Le indagini condotte dalla Dda, ha osservato l'alto magistrato, "hanno messo in luce l'esistenza di un'organizzazione criminale finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati in materia tributaria, con l'aggravante di aver agito al fine di agevolare l'associazione mafiosa denominata Cosa Nostra. Organizzazione criminale che ha agito tramite una società consortile a responsabilità limitata operante nell'ambito dell'organizzazione fieristica con consolidati rapporti commerciali con una società controllata totalmente da Fiera Milano spa".
"Giustizia al collasso" - "L'amministrazione della giustizia resta al collasso", ha poi affermato in un passaggio della sua relazione. "Il mancato adempimento agli obblighi imposti dal ministro della Giustizia dall'articolo 110 della Costituzione - ha aggiunto - non consente al sistema di rispondere adeguatamente alle esigenze del cittadino; rallenta le aspettative delle imprese; non rende competitivo il Paese; non consente di uniformarsi al dettato costituzionale della ragionevole durata del processo; rende difficoltoso il rispetto del principio dell'obbligatorietà dell'azione penale per l'inadeguatezza delle risorse".
Orlando: "Introdurremo il reato di tortura" - "Introdurremo il reato di tortura all'interno del codice penale", ha poi annunciato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. "Non possiamo perdere altro tempo nell'affermare un principio che tra l'altro ci viene richiesto anche in sede europea e internazionale", ha aggiunto.
Protesta del personale amministrativo a Napoli - Protesta del personale amministrativo del Tribunale durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario a Napoli. Due persone, durante il discorso del rappresentante del ministero della Giustizia, si sono alzati e, di spalle, hanno mostrato un cartello recante la scritta: "La giustizia è morta". "La nostra professionalità è stata svenduta - lamentano - abbiamo una laurea e ci ritroviamo a lavorare con gente non qualificata".
Pignatone: "No a pregiudizi sulle indagini" - "Il nostro impegno è fare indagini a 360 gradi, senza escludere nessuno e senza pregiudizi di alcun tipo, alla ricerca della verità processuale". Lo ha detto il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone.