Corruzione, traffico di rifiuti, peculato, abuso d'ufficio: sono questi alcuni dei reati contestati ai candidati
Sono 18 i candidati alle elezioni amministrative di domenica ritenuti "impresentabili" dalla Commissione Antimafia, secondo il codice di autoregolamentazione dei partiti e la legge Severino. È di 19mila candidati la platea presa in considerazione dalla Commissione.
In questa tornata elettorale la Commissione Parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie ha esaminato 19.782 nominativi, un "numero record di candidati verificati, con un incremento del 65% circa rispetto alla precedente tornata elettorale". L'esame delle liste elettorali ha riguardato 57 consigli comunali, 4 capoluoghi di regione (Genova, L'Aquila, Catanzaro e Palermo) e 22 capoluoghi di provincia.
"Il numero appena indicato è il frutto delle verifiche effettuate grazie alle prescrizioni del codice etico che questa Commissione si è dato nel rispetto degli elettori. Voglio ricordare - ha precisato Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia, che questo codice di autoregolamentazione è stato votato da tutta la Commissione ed è rappresentativo di tutti i partiti che l'hanno scritto e votato".
Corruzione, traffico di rifiuti, peculato, abuso d'ufficio - Sono questi alcuni dei reati contestati ai 18 candidati alle prossime elezioni comunali. Tra questi spicca il candidato sindaco di Frosinone, Mauro Vicano, per il quale è stato già disposto il giudizio per traffico illecito di rifiuti.
Tra le 19.782 posizioni vagliate da senatori e deputati, si va da Gorizia a Palermo, e l'elenco dell'Antimafia si apre con Luigi Maiorano, candidato ad Acri (Cosenza), a giudizio per concussione. Poi c’è Antonio Comitangelo, a Barletta, accusato di corruzione. L'elenco prosegue con Carmelina Carrozzino, a Belvedere Marittimo (Cosenza), che deve rispondere del reato di fraudolento trasferimento di valori; Ernesto Garofano, presente in una lista civica a Ciampino, condannato con sentenza definitiva; Patrizia Giannoccoli, a Frosinone, anche lei sotto processo per estorsione; Giuseppe Patrizi, sempre a Frosinone, sotto processo per corruzione; Silvana Romano, a Gorizia; a Mondragone nell'elenco ci sono Patrizia Barbato e Antonio Valenza.
A Palermo i candidati Francesco La Mantia, Salvatore Lentini, Giuseppe Lupo e Giuseppe Milazzo. A Verona, Luca Bagliani; a Piacenza Olga Marsico; ad Ardea Brunella Pinciaroli; a Taranto Francesco D'Andria.