"RIVOLUZIONE DELLA NORMALITA'"

Approvato nuovo codice degli appalti Delrio: "Stop gare a massimo ribasso"

Dal Cdm via libera alla riforma: basta procedure straordinarie, normato per legge il tema delle concessioni e rafforzato il ruolo dell'Anac. Ministro: "Piccola rivoluzione copernicana, novità contro la corruzione"

03 Mar 2016 - 18:23

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Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo codice degli appalti: ad annunciarlo, al termine della riunione, il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Nel codice, ha spiegato, "c'è la scelta di superare la legge obiettivo: basta con le procedure straordinarie, si applica la rivoluzione della normalità". Il tema delle concessioni, aggiunge, "per la prima volta è stato normato per legge".

"Stop al massimo ribasso" - "Basta alle gare al massimo ribasso, la scelta coniuga prezzo e qualità", ha aggiunto Delrio. "I criteri di assegnazione ci sono, sono disciplinati volta per volta quindi il massimo ribasso si applica solo in casi particolari, molto marginali. La scelta dell'offerta economicamente più vantaggiosa è una scelta chiave ed è ben normata all'interno del codice".

Decisiva l'utilità dell'opera - Ma le novità non si fermano qui: "Le opere pubbliche da ora in avanti saranno scelte in base alla loro utilità, crediamo molto in una buona programmazione", ha spiegato ancora il titolare del dicastero delle Infrastrutture.

Ai privati rischio operativo concessioni - "Per la prima volta viene normato per legge tutto il tema delle concessioni e il rischio operativo è in carico al privato - ha detto Delrio - Lo Stato non è obbligato a riequilibrare gl investimenti e questa è una grande rivoluzione".

Il ruolo dell'Anac - Nel nuovo codice degli appalti è poi previsto un "rafforzamento del ruolo dell'Anac, che è assolutamente centrale in questa riforma: l'Autorità anticorruzione deve emanare le linee guida e i contratti tipo - ha spiegato ancora Delrio in conferenza stampa a Palazzo Chigi -. Bisogna prepararsi per il 18 aprile ad avere il sistema di regolamentazione leggera che abbiamo scelto in maniera molto forte. La collaborazione dell'Anac con i ministeri può consentire il presidio della corruzione e il tema delle procedure oscure e non trasparenti. Ci sarà semplificazione, trasparenza, lotta alla corruzione e qualità".

Il nuovo codice, secondo Delrio, "rappresenta una piccola rivoluzione copernicana nel sistema degli appalti nel nostro Paese. Da sola una legge non è in grado di risolvere i problemi e anche questa legge non avrà un effetto salvifico ma alcune novità la porta, anche nel provare a evitare uno dei rischi principale degli appalti, il rischio di corruzione".

Oltre il contenzioso - "Abbiamo tantissimi contenzioni in fase preliminare che è un'anomalia tutta italiana - ha aggiunto ancora il ministro -. Con il nuovo codice si potrà ricorrere a strumenti diversi dal contenzioso per risolvere le controversie, a cominciare dall'accordo bonario".

Il testo e il referendum sull'acqua - Delrio ha infine assicurato come il nuovo codice degli appalti "preveda che si tenga conto" dell'esito del referendum sull'acqua: "E' specificato che si tenga conto del referendum, ci sono alcuni settori normati a parte e il codice lo prevede".

Cura dimagrante: da 600 a 217 articoli - "Abbiamo voluto fare anche una scelta di grande semplificazione: basti pensare che il vecchio codice conteneva 600 articoli, mentre quello nuovo ne avrà 217. E in un unico testo verrà riformato il codice e saranno recepite tre direttive europee", ha rivelato il ministro delle Infrastrutture.

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