"TROPPE BANDIERE"

Art.18, Cei: "Meno dibattiti e pensare a chi non ha un lavoro, basta bandiere"

Il segretario generale Nunzio Galantino sulla riforma del lavoro e sulla scuola: "Ormai è ridotta a un bancomat, quando servono soldi si sa dove prenderli"

26 Set 2014 - 19:32
 © ansa

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"La Chiesa pensa che bisogna guardare con più realismo alle persone che non hanno lavoro e che cercano lavoro. Il dibattito su 'art.18 sì, art.18 no' è meno centrale e io vi vedo troppe bandiere che sventolano". Queste le parole del segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, circa la riforma del lavoro.

"Io sono preoccupato quando i temi decisivi vengono posti sul piano dello scontro - ha spiegato Galantino -. Oggi più che mai si tratta di una categoria sterile. Il problema non va affrontato solo in termini di scontro altrimenti ci saranno morti da una parte e dall'altra e soluzioni a mezz'aria che non risolvono il problema del lavoro che è drammatico". "E' vero - ha proseguito - che i sindacati vanno ahimè nella direzione del conservatorismo, ma bisogna guardare ai contenuti". "Basta con gli slogan - ha poi ribadito il segretario Cei -. La scuola e la formazione sono ormai ridotte a una specie di bancomat pret a porter, quando servono i soldi si sa dove prenderli".

"Non è questione se il Renzi piaccia a noi o no - ha aggiunto monsignor Mariano Crociata, al termine dei lavori del Consiglio permanente Cei -. Bisognerebbe chiedere alla gente se sta trovando le risposte. La nostra impressione è che ci sia da ridisegnare l'agenda politica mettendo come priorità la famiglia, il lavoro, i giovani e i temi della formazione e della scuola ma non annunciandoli, affrontandoli veramente".

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