La presidente del partito lavora affinché il sindaco di Firenze venga sconfitto. Renzi replica a Tgcom24: "La Bindi è un'ultras e gli ultras non sono equilibrati"
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Rosy Bindi non si pone "il problema se fidarmi o meno di Matteo Renzi, perché sosterrò Pier Luigi Bersani e lavorerò affinché il sindaco di Firenze venga sconfitto e non vinca le primarie", dichiara la presidente del Pd. La Bindi rileva che l'assenza di Renzi all'assemblea del partito è stata vista come poca attenzione per chi ha lavorato soprattutto per lui. Renzi replica a Tgcom24: "Bindi è un'ultras e gli ultras non sono equilibrati".
Ormai Rosy Bindi e Matteo Renzi sono ai ferri corti. Lei ammette apertamente di lavorare per distruggerlo politicamente e lui replica subito tramite Roberto Reggi, coordinatore della campagna elettorale. "Matteo - afferma Reggi a proposito dell'attacco di Nichi Vendola al sindaco di Firenze - fa bene a non rispondere alle provocazioni e bene ha fatto ieri a non venire all’Ergife perché c'era un clima molto ostile. Restando a casa siamo riusciti a dare una bella immagine del Pd, parlando di contenuti anche grazie al ruolo di Bersani. Agli attacchi personali si deve rispondere con un sorriso".
Poi la replica alla presidente del Pd: "Rosy Bindi si comporta da ultras e gli ultras non sono equilibrati. La Bindi non riesce a distinguere la proposta politica di Renzi da qualche provocazione guascona. Se leggesse il programma si accorgerebbe che le proposte di Matteo sono molto precise e questo si sta arricchendo incontrando le persone. Prenderlo in giro perché incontra le persone con il camper non le porterà fortuna".
Quanto alla definizione di Renzi come di un berlusconiano, Reggi risponde: "Non sanno cosa dire. Sono anni che scaldano la sedia. O sei con loro o sei contro di loro. E’ una modalità molto offensiva a cui rispondiamo con un sorriso. Ci fidiamo di Bersani perché è quello con più lungimiranza politica".