Il premier indispettito dalla posizione del Pdl medita di presentarsi alle prossime elezioni
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"Non mi farò impallinare, nè logorare". Questo il Monti pensiero che è stato esplicitato al capo dello Stato dal premier per annunciargli la sua decisione di dimettersi. Secondo fonti di Palazzo Chigi il professore non avrebbe nemmeno escluso una sua discesa in campo, magari con una lista che porta il suo nome: "'Su questo ancora nessuna decisione è stata presa". Che tradotto significa: la riflessione è in corso.
Il presidente, spiega una fonte che ha potuto parlargli dopo il colloquio con Napolitano, "ha ritenuto che il discorso di Alfano alla Camera rappresentasse un netto cambio di posizione rispetto alla linea sin qui tenuta dal Pdl". In particolare Monti non ha gradito per nulla la parte sui danni che, a detta del segretario pidiellino, le misure del governo hanno avuto sull'economia: "Il premier non poteva accettare che si dicesse che il debito è salito, così come la disoccupazione, le tasse, l'inflazione; accusando il governo di aver fatto nel contempo diminuire la crescita e i consumi", spiega una fonte di governo.
Per Monti si è trattato di un "atto di sfiducia" vero e proprio sull'agenda portata avanti dall'esecutivo. Per tale ragione, riferisce la stessa fonte, il capo del governo ha ritenuto doveroso fare un "atto politico forte e di discontinuità" che sancisse come la posizione "attuale" del Pdl, che è "in contrasto con quanto finora sostenuto" fosse incompatibile con la prosecuzione di un leale rapporto di fiducia.
E ora Monti ha le "mani libere"
E' un duro j'accuse quello del presidente del Consiglio. Uno sfogo che il Professore avrebbe fatto al Capo dello Stato che ha provato, sempre secondo quanto viene riferito, a frenarlo ma comprendendone poi tutte le ragioni. Un ragionamento che Mario Monti ora avrebbe intenzione di riferire direttamente agli italiani. Il premier avrebbe preso la decisione di dimettersi anche per avere una maggiore agibilità politica, "mani libere" per poter dire cosa pensa e salvaguardare la sua "agenda" e il suo credo legato ai tempi europei e all'antipopulismo.
"Una lista Monti? Riflettiamoci..."
Quanto al futuro del premier, le fonti interpellate mantengono il massimo riserbo. Ma l'ipotesi di un ingresso in politica non viene esclusa. Anzi, secondo almeno due di loro, il premier sta tuttora riflettendo sulla possibilità di promuovere in prima persona una lista elettorale. "Quella riflessione - si spiega - non è ancora terminata. Ma su questo non diciamo niente, vedremo nei prossimi giorni...".