Il senatore annuncia di voler lasciare il Partito Democratico: "Bersani doveva prendere le distanze da Fassina"
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"Non ho partecipato in questi ultimi giorni alla predisposizione di quel documento, ma riprende cose da me scritte in precedenza e pubblicate sul mio sito". E' quanto affermato da Pietro Ichino in diretta a Tgcom24 in merito all'agenda Monti. "Metà del Pd è con l'agenda Monti, era già nel programma di Renzi", dice ancora Ichino.
Rispondendo a Orfini del Pd che chiede chiarezza, Ichino sottolinea: "Io ho fatto tutto nella più assoluta trasparenza. Ho messo tutto online ed ho esplicitato fin da luglio. Chi ha dei dubbi in proposito può andare sul mio sito". Sulle possibilità di condivisione della sua posizione da parte di altri nel Pd aggiunge: "Il Pd è un grande partito di centrosinistra dove le idee dell’agenda Monti hanno diritto di cittadinanza. Una parte montiana qui ha operata e si è ingrandita. Anche il programma elettorale di Matteo Renzi andava in questa direzione. Credo che la metà dell’elettorato del Pd voglia che il partito faccia propria l’agenda Monti".
"Lo spartiacque è proprio questo, la scommessa europea dell’Italia disegnata da Mario Monti. Su questo il Pd è diviso: c'è chi come Stefano Fassina, responsabile nazionale dell'economia, che sostiene che l'operato del governo tecnico come sciagurato e nocivo, un'attuazione irresponsabile degli accordi presi dal precedente governo .Questo delinea una contraddizione nel Pd. Io mi sarei sentito imbarazzato a fare campagna elettorale del Pd senza un chiarimento della segreteria".
"Io mi aspettavo che Bersani prendesse le distanze da Fassina, ma questo non c'è stato" Sulla sua candidatura Ichino aggiunge: "Ho accettato la candidatura come capolista al Senato in Lombardia in tutta coerenza. Il mio rapporto con Mario Monti è nato molti anni fa ed è un rapporto di amicizia e consultazione. Il fatto che ci sia stata questa piena condivisione di Monti dei miei progetti non stupisce. Non è una novità, perché considerarlo scandaloso? Non è nemmeno scandaloso che metà del Pd condivide questo promemoria". Sull'ipotesi di un accordo elettorale tra Monti e Pd aggiunge: "Se si arriva a un accordo pre elettorale allora significa che si sono sciolti i dubbi interni al Pd".