"il grande monti"

Da Camusso a Berlusconi, tutti contro MontiBersani: "Chiedo rispetto per tutto il Pd"

Il segretario Cgil: "E' contro il lavoro e la sua politica è sbagliata". E il leader Pdl: "E' un professore che ha lo stipendio sicuro e non conosce le difficoltà che ha un'impresa"

03 Gen 2013 - 15:21
 © Ap/Lapresse

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Severo giudizio della leader della Cgil, Susanna Camusso, sull'operato dell'esecutivo. "Sul piano delle politiche realizzate ha sbagliato tutto, Monti ce l'ha con il lavoro e non ha idea di com'è fatto il nostro Paese", ha spiegato la Camusso in un'intervista all'Espresso. "E' stato un errore alzare l'età pensionabile e il grande Monti - ha concluso - è il rappresentante di quel modello liberista basato sulla disuguaglianza sociale".

"Chi ha deciso di candidarsi alle elezioni dovrebbe discutere dei suoi programmi". Così il leader della Cgil ha replicato alle parole del premier uscente Monti che ha suggerito al segretario del Pd Bersani di tagliare le ali estreme e silenziare i conservatori: "Trovo abbia poche proposte e molte critiche".

Berlusconi all'attacco del premier
Critiche al premier uscente sono arrivate anche da Silvio Berlusconi. "Monti - ha detto il leader Pdl - è un professore e i professori parlando sempre ex cathedra e non accettano di essere contraddetti. Sono lontani dalla realtà che guardano dal buco della serratura mentre hanno lo stipendio sicuro e non conoscono le difficoltà che ha un'impresa". E ancora: "Monti sta dando seguito in una maniera negativa dopo un anno di governo che ci ha portato dentro una spirale recessiva".

Berlusconi in collegamento con Radio Radio a proposito della presenza in tv di Monti ha commentato: "Se lo fa lui non è scandalo, lui che ha parlato 4 volte al giorno per 13 mesi approfittando di ogni occasione per mettersi in mostra. Se lo fa lui va bene se le faccio io è uno scandalo". Il leader Pdl non ha risparmiato neanche Marco Travaglio: "Travaglio è bravissimo. E' un genio del male, un pm mediatico. Chi fa il pm ama fare il male agli altri, io amo fare il bene. Non tutti i pm? Se uno non è così non fa il pm". Poi l'affondo in direzione del pm Antonio Ingroia "Grasso è una persona non estremista mentre Ingroia si è dimostrato di estremissima sinistra e questo la dice lunga su come stanno le cose nella magistratura. In Italia ci sono magistrati che hanno avuto indagini delicatissime come Ingroia che si è occupato della trattativa Stato-mafia e le ha portate avanti con la testa che ha, questo è un cancro della nostra vita democratica".

Voto, "può sembrare difficile ma credo nella vittoria"
Sul fronte elezioni, Berlusconi ha detto: "Penso che noi abbiamo la possibilità di un risultato positivo. Può sembrare difficile ma ci credo. I moderati e il ceto medio sono sempre stati la maggioranza in Italia. In Italia c'è una maggioranza di cittadini che non si riconoscono nella sinistra". Tornando sul tema dell'alleanza con la Lega Nord, alla domanda se sia pronto a fare un passo indietro Berlusconi dice: "Posso fare il ministro dell'Economia, il ministro degli Esteri, qualunque cosa giovi al mio Paese e a coloro che non si riconoscono nella sinistra. Il mio problema non esiste". E ancora: "La Lega sottrarrebbe il 5-6%, rendendo più difficile la vittoria dei moderati. Sono sempre determinato a fare bene del mio Paese. Quando i moderati, il Pdl e altre forze mi avevano indicato come il leader della coalizione, così come vuole la legge, c'è stato Casini che ha detto che si sarebbe ricongiunto con i moderati se avessi fatto un passo indietro. E io ne ho fatti due. Poi Casini non l'ha fatto".

Bersani: "Chiedo rispetto per il Pd"
Il numero uno del Pd Pier Luigi Bersani risponde così a Mario Monti a proposito del silenzio che andrebbe imposto alle ali estreme della sinistra."Ribadisco il rispetto ma lo chiedo per tutto il Pd. Noi siamo un partito liberale che non chiuderà mai la bocca a nessuno. Credo che il coraggio che mi si chiede io l'ho già dimostrato, non è quello di chiudere la bocca alla gente ma di farla partecipare".

Brunetta a Tgcom24: Monti ha perso la testa
"Monti ci dà degli estremisti. Tagliare le ali vuol dire far fuori Fassina e me con i nostri cattivi consigli. Non solo si è montato la testa, ma ha proprio perso la testa". Renato Brunetta a Tgcom24 ha commentato così le critiche arrivategli dal premier uscente. "La cosa che mi ha toccato - ha chiarito - è stato il silenziare Fassina: è inaccettabile". "Monti - ha poi aggiunto - si comporta come un tecnocrate autoritario".

Vendola a Tgcom24: "Monti arrogante. Vuole partecipare e arbitrare"
E ancora, si schiera contro il Professore anche il leader di Sel Nichi Vendola, che a Tgcom24 dice: "Monti è sceso pesantemente in campo con la presunzione di chi vuole partecipare ma vuole anche sentirsi arbitro della partita e decidere chi ha vinto questa partita: l’ha vinta lui. C’è un elemento di arroganza che va respinto. È difficile immaginare che sia un atteggiamento conservatore quello di chi dice che oggi al centro dell’agenda di governo va messa la giustizia sociale. È difficile che si dica che è conservatore chi vuole occuparsi di quel sentimento di angoscia che divora il destino delle giovani generazioni, prigioniere di quella precarietà che le scelte politiche di quelli come Monti hanno irrobustito".

E ancora: "La precarietà fa male ai diritti e all’economia perché non aiuta il sistema produttivo a crescere dal punto di vista della sua capacità competitiva. Non ho consigli da dare a Monti, ha imparato le regole della politica con grande velocità, occupa tv e mass media con abilità berlusconiana. A Bersani nemmeno ho consigli da dare, lui è leader della coalizione che è il polo dei progressisti. Occorre dare la speranza all’Italia che si possa cambiare e non continuare a devastare lo stato sociale è il modo per vincere bene e gov governare il futuro dell’Italia".

Anche la Lega contro il premier: "Non convincerà"
A contestare il premier è anche il vicesegretario federale e deputato della Lega Nord, Giacomo Stucchi, che dice: "Il governo Monti ha procurato solo danni e nonostante la sua natura 'tecnica' è ancora saldamente nella stanza dei bottoni da dove manovra per condurre una campagna elettorale mistificatoria. Il tentativo del premier di attribuirsi meriti che non ha e di negare responsabilità storiche e recenti non riuscirà, perché i cittadini hanno già visto il Professore all'opera e non vedono l'ora che esca di scena".

Giannino: "Sono doppiamente deluso da lui"
Al coro degli scontenti di Monti si aggiunge infine il giornalista Oscar Giannino, in corsa alle prossime elezioni con "Fare, per fermare il declino", che ai microfoni di Radio Città futura dice: "Sono doppiamente deluso da Monti, dal mix tutto tasse ancora più duro di quello di Tremonti, ma anche da come sta articolando questa sua offerta politica: è tutto un po' troppo furbastro... candidarsi o non candidarsi, non si presenta neanche lui ma elegge gente a libro paga come faceva Berlusconi".

Un altro errore, secondo Giannino, l'esclusione di Corrado Passera a cui Monti aveva attribuito l'incarico di verificare e selezionare l'offerta di società civile: "Monti ha cambiato idea lasciando a Montezemolo il monopolio della rappresentanza della società civile. Una mossa che avrebbe confermato non solo la continuità con la vecchia politica, ma indebolito il messaggio di Monti". Come si esce dall'impostazione tutta tasse di Monti? "Ci vorrebbe una grande convergenza tra persone come noi che dipingono una ricetta seguita da tanti paesi avanzati che hanno avuto guai paragonabili ai nostri - ha detto Giannino - per abbattere il debito pubblico con quello che ha lo Stato di suo e con un sostegno a chi è davvero vittima della crisi. A questo dovrebbe aggiungersi un ampio pezzo di sinistra che capisse che fuori da questa ricetta c'è solo lo strazio fiscale".

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