"3 giudichesse"

Berlusconi: assurdo dare quei soldi a VeronicaIl tribunale di Milano: "Non dileggi i giudici"

Il leader Pdl contro i pm: la sentenza sul divorzio decisa da 3 giudichesse femministe e comuniste La presidente di Palazzo di Giustizia Livia Pomodoro: "Rispettati criteri consolidati"

09 Gen 2013 - 16:29
 © Ansa

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Silvio Berlusconi annuncia che "farà appello" contro la decisione assunta dal tribunale di Milano sulla sentenza in merito al processo di separazione da Veronica Lario. "Non sono 100mila euro al giorno, ma 200mila", ha puntualizzato intervenendo a "Otto e mezzo" su La7 a proposito degli alimenti all'ex moglie. La cifra è stata decisa da "tre giudichesse femministe e comuniste. Questi sono i giudici di Milano che mi perseguitano dal 1994".

Ma il tribunale di Milano sgrida il leader del Pdl
Il tribunale di Milano non accetta queste accuse, a cui replica dicendo che il presidente del Pdl non può permettersi di "dileggiare i giudici a proposito della sua causa di divorzio".

"Il presidente della corte d'appello e il presidente del tribunale di Milano respingono con fermezza ogni insinuazione sulla non terzietà delle giudici del tribunale, componenti del collegio giudicante nella causa Bartolini-Berlusconi", si legge infatti in una nota nella quale si chiede di evitare "ogni espressione di dileggio".

La presidente Pomodoro: "Rispettati criteri consolidati"
Sulla vicenda è intervenuta anche la presidente del tribunale di Milano Livia Pomodoro, secondo la quale i giudici Gloria Servetti, Nadia Dell'Arciprete e Alessandra Cattaneo, che hanno emesso la sentenza di separazione, hanno tenuto conto della "giurisprudenza consolidata di Cassazione e delle corti di merito". La Pomodoro ha poi chiarito che la giurisprudenza "ha indicato criteri consolidati che tengono conto di diverse variabili tra cui il tenore di vita dei coniugi".

Berlusconi: "Quella decisione fuori dalla realtà"
Nella trasmissione con Lilli Gruber, Berlusconi aveva definito "una cosa fuori dalla realtà" la decisione del tribunale di Milano che lo costringe a versare alla ex moglie anche "76 milioni di euro di arretrati". Una sentenza che diventa, per l'ex capo del governo, il paradigma di come è stato trattato dalla magistratura da quando è sceso in politica.

Accuse ai pm di Milano
Il leader del Pdl ha poi minacciato di appellarsi contro quest'ultima decisione dei giudici anche se spera "di arrivare a un accordo con Veronica con cui - precisa - abbiamo rapporti civilissimi". E ancora, ha detto di essere "perseguitato" dal momento del suo ingresso sulla scena pubblica, accusando i pm di Milano di "fare un uso politico della giustizia" ma ha ostentato sicurezza in merito ai processi in corso. Berlusconi ha infine detto di non avere dubbi sull'assoluzione sia per la sentenza Mediaset che per quella Mondadori così come per il processo Ruby, "una vicenda - puntualizza - su cui i giudici si sono inventati tutto".

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