VERSO LE URNE

Monti attacca Bersani e Berlusconi: "Profonda sfiducia nella loro capacità di governo"

Dure critiche al leader del Pd: "Come immagina di governare con Vendola e Camusso?"

22 Gen 2013 - 23:40
 © LaPresse

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"Ho una profonda sfiducia nella capacità della coalizione guidata da Berlusconi e della coalizione di Bersani di governare l'Italia". Lo ha detto il premier dimissionario, Mario Monti. "Non ho la capacità di Bersani - ha spiegato il professore - di immaginare di poter svolgere una attività di governo con Vendola e Camusso". "Su una cosa - ha concluso - sono d'accordo con Grillo, siamo in guerra con il caschetto".

"Io sono un alleato scomodo della Merkel perché non mi faccio piegare", ha aggiunto Monti a Ballarò, ricordando di aver avuto con la cancelliera diversi "corpo a corpo intellettuali e politici" che hanno anche portato poi all'adozione da parte del Consiglio europeo dello scudo anti-spread.

Liste Pdl, "gestione terribilmente cinica"
"Ho trovato terribilmente cinico che chi ha gestito la vicenda degli impresentabili lo ha fatto con il bilancino, cioé chiedendosi quanto di vizio mi posso permettere. Ma che siamo matti?". Monti, al contrario del Pdl, ha spiegato di aver avuto il problema degli "impersuadibili", cioé soggetti della società civile che non volevano entrare in politica. E restando nel Pdl, ha detto: Angelino Alfano è "spiritosissimo... ma in presenza del suo capo non è così vivace".

"Non serve una manovra di aggiustamento"
Monti, quindi, ha escluso la necessità di una manovra di aggiustamento. "No, non serve", ha dichiarato. L'auspicio è invece quello di un taglio al finanziamento dei partiti. "Penso che il finanziamento pubblico ai partiti debba essere tagliato drasticamente a tutti i partiti". Nel primo Cdm dopo il voto - ha aggiunto il premier uscente - presenteremo un ddl costituzionale per il dimezzamento del numero dei parlamentari e un ddl per la riforma elettorale".

"Priorità il taglio dei parlamentari"

Riforma della legge elettorale, riduzione del numero dei parlamentari e riforma del titolo quinto della Costituzione per "gestire meglio lo Stato". Queste sono le prime tre cose da realizzare con il nuovo governo. Lo ha detto il premier Mario Monti concludendo il suo intervento.

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