Con un editoriale l'influente quotidiano economico lancia un invito agli italiani: "Dite no a Silvio"
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Un eventuale ritorno di Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi sarebbe "un disastro per l'Italia",il leader del Pdl "non manterrebbe le sue promesse elettorali di ridurre le spese dello stato per finanziare il taglio delle tasse e si concentrerebbe sulla soluzione dei suoi problemigiudiziari, come ha fatto tutte le volte che è stato eletto". Lo scrive il Financial Times in un editoriale dedicato a Berlusconi dal titolo: "L'Italia dovrebbe semplicemente dire noa Silvio".
Nell'autunno del 2011 "Berlusconi, il plutocrate-politico che ha fatto di più per distruggere la credibilità di Roma è stato costretto alle dimissioni nella vergogna" e il nuovo Governod ei tecnici guidati da Mario Monti "ha dovuto compiere sforzi colossali per convincere gli investitori che l'Italia potesse meritare ancora fiducia".
"Quindici mesi dopo - aggiunge il Ft - Berlusconi è in cerca di un nuovo mandato come se nulla fosse successo". E' vero, ammette l'autorevole quotidiano economico, il Cavaliere non è candidato a Palazzo Chigi, ma aggiunge il foglio, "è chiaro che, in caso di vittoria del centro-destra, Berlusconi sarebbe ancora la figura dominante del nuovo Governo". Ma tale eventualità, sentenzia il Ft, " sarebbe un vero e proprio disastro per l'Italia".
Con una sua vittoria "gli investitori sarebbero più guardinghi nell'acquistare il debito italiano, cosa che minaccerebbe la sostenibilità di bilancio". Sulla scena europea, poi, Berlusconi sarebbe considerato come un partner inaffidabile e l'Italia verrebbe isolata". Conclude l'editoriale: "Per uscire dalla sua crisi economica, Roma ha bisogno di leader credibili, non di un ritorno a un passato screditato", aggiunge Ft, invitando gli italiani a dare a Berlusconi un chiaro messaggio, "il suo ritorno non è il benvenuto".