Il Capo dello Stato. processo sia sempre "giusto", ma non si metta in discussione l'indipendenza della magistratura
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"Il Presidente della Repubblica ha espresso il suo vivo rammarico per il riaccendersi di tensioni tra politica e giustizia. Rammarico, in particolare, per quanto è accaduto ieri ed è sfociato in una manifestazione politica senza precedenti all'interno del palazzo di giustizia di Milano". Così una nota del Quirinale. "Non posso interferire con la giustizia, ma non si metta in discussione l'indipendenza della magistratura", ha ribadito Napolitano.
Una netta presa di posizione, insomma, quella del Capo dello Stato, che ha diramato la nota al termine dell'incontro con la delegazione del Pdl guidata dal segretario Angelino Alfano.
Nel documento si legge poi che l'inquilino del Quirinale, "nel fare appello a un comune e generale senso di responsabilità perché non appaia messa in questione né la libertà di espressione di ogni dissenso, né l'autonomia e l'indipendenza della magistratura, ha auspicato un immediato cambiamento del clima venutosi a creare". Infine, Napolitano conclude annunciando successive nuove valutazioni in merito.
Alfano: "Vogliono eliminare Berlusconi per via giudiziaria" - Nonostante queste drastiche dichiarazioni però, Alfano fa sapere che il Pdl "continuerà a difendere le ragioni di Berlusconi" e accusa: "Si vuole eliminare il leader del Centrodestra per via giudiziaria".
Riguardo al confronto con Napolitano, Alfano ha diffuso un comunicato congiunto insieme con i due capigruppo presenti, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri: "E' stato un incontro molto rispettoso, chiaro e schietto. La nostra posizione è nota: è in corso un tentativo di eliminazione per via giudiziaria del leader del centrodestra italiano che milioni di elettori hanno nuovamente scelto con un consenso che ha prodotto un sostanziale pareggio alle ultime elezioni". Il documento conclude così: "Esprimiamo fiducia e speranza riguardo alle annunciate prossime pubbliche valutazioni del Presidente della Repubblica".
Anm: "Pdl mette in discussione indipendenza toghe" - Il blitz del Pdl al palazzo di giustizia di Milano "ha messo in discussione e in grave tensione i principi fondamentali dell'ordinamento democratico, quali la separazione fra i poteri dello Stato e l'autonomia e l'indipendenza della Magistratura". Lo sostiene l'Anm in una nota.
Il Capo dello Stato, in una successiva nota al termine di un vertice al Csm, ha aggiunto:''In questo momento si registra purtroppo un'allarmante nuova spirale di polemiche tra voci che si levano dall'uno e dall'altro campo'', cioè tra il mondo della politica e quello della giustizia.''Alle elezioni del 24 febbraio, e anche per effetto della situazione che ne è scaturita, ma soprattutto per l'estrema importanza e delicatezza degli adempimenti istituzionali che stanno venendo a scadenza, occorre evitare tensioni destabilizzanti per il nostro sistema democratico'', si legge ancora.
''Con fermezza ho sollecitato il rispetto di rigorose norme di comportamento da parte di'quanti sono chiamati a indagare e giudicare',guardandosi dall'attribuirsi missioni improprie e osservando scrupolosamente i principi del ''giusto processo'' sanciti nell'art.111 della Carta''. - ''Ho, negli anni del mio mandato, considerato e affrontato come problema essenziale quello del ristabilimento di un clima corretto e costruttivo nei rapporti tra giustizia e politica", scrive ancora Napolitano dopo la riunione al Csm.
''E' comprensibile la preoccupazione dello schieramento che è risultato secondo nelle elezioni, di veder garantito che il suo leader possa partecipare alla complessa fase politico-istituzionale già in pieno svolgimento, che si proietterà fino alla seconda metà del prossimo mese di aprile'', ha concluso Napolitano.