"RISPETTO"

Csm: "Rispettare la dignità dei magistrati"Berlusconi: "Alcune toghe sono intollerabili"

Vietti sulla manifestazione del Pdl al Tribunale di Milano: "Vicenda grave, ma non commentiamo". Processo Ruby, udienza rinviata. Intanto il leader Pdl resta ricoverato all'ospedale San Raffaele

13 Mar 2013 - 17:42
 © Ansa

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Quanto accaduto è "grave". Ma, accogliendo l'invito di Napolitano, il Csm "per senso di responsabilità evita qualunque commento". A dirlo è il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Michele Vietti, in merito alla manifestazione del Pdl al Tribunale di Milano. Il capo dello Stato, aggiunge Vietti, "ha rivolto un appello, che faccio mio, al rispetto del ruolo e della dignità tanto della magistratura quanto delle istituzioni politiche".

Il vicepresidente Vietti ha poi sottolineato: "Il Csm riafferma il proprio ruolo di garante dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura". Il testo letto da Vietti è stato oggetto di un confronto tra tutti i gruppi presenti al Csm prima dell'apertura del plenum.

Il vicepresidente del Csm ha esordito richiamando alcune dichiarazioni di ieri del capo dello Stato, il quale - ha ricordato - "ha espresso il suo vivo rammarico per il riaccendersi di tensioni e contrapposizioni tra politica e giustizia. Rammarico, in particolare, per quanto è accaduto lunedì ed è sfociato in una manifestazione politica senza precedenti all'interno del palazzo di giustizia di Milano".

Vietti ha poi richiamato l'incontro tra il capo dello Stato e il comitato di presidenza del Csm e "l'ampio scambio di vedute" che c'è stato. Infine, ha ricordato il passaggio in cui Napolitano "ha indicato nel più severo controllo di legalità un imperativo assoluto per la salute della Repubblica, da cui nessuno può considerarsi esonerato in virtù dell'investitura popolare ricevuta". Dopo l'intervento di Vietti non c'è stato alcun dibattito al Csm. D'altra parte i laici del Pdl avevano già fatto sapere che, in caso contrario, sarebbero usciti dall'aula Bachelet.

Berlusconi: "Da una parte della magistratura azioni intollerabili" - Sul tema giustizia è tornato anche Silvio Berlusconi. Il leader del Pdl, in un'intervista a Panorama, ha dichiarato: "I ripetuti comportamenti processuali di una parte della magistratura, che è mossa da un pregiudizio politico, non sono più tollerabili. La magistratura si è trasformata da ordine dello Stato in un potere assoluto, onnipotente e irresponsabile".

Csm, i consiglieri togati: "A rischio l'indipendenza dei giudici" - Le "gravi vicende accadute nel Palazzo di giustizia di Milano lunedì" sono "suscettibili di porre a rischio l'indipendenza dei giudici nelle decisioni che solo a loro spetta assumere". Lo sottolineano, in una dichiarazione congiunta, i componenti togati del Csm e i laici del Pd. "Soltanto al giudice nel processo spettano le decisioni processuali e di merito secondo le norme di legge. A tale principio si sono attenuti i magistrati impegnati nei processi di cui oggi si discute".

Ruby, udienza rinviata - I giudici del tribunale di Milano, intanto, hanno chiesto ai difensori di Silvio Berlusconi un nuovo certificato medico per valutare se il dibattimento in corso nel processo sul caso Ruby possa andare avanti già oggi o debba essere rinviato. Dopo aver ricevuto il documento, constatando che "permangono sbalzi pressori" e che Berlusconi deve rimanere in ospedale, hanno rinviato l'udienza a lunedì 18 marzo, fissando poi altre udienze per il 20, il 21 e il 25. E la sentenza potrebbe arrivare proprio lunedì 25 marzo. 

Severino: "No ostilità tra poteri dello Stato" - Anche Paola Severino è entrata nel merito agli scontri in atto sul nodo giustizia, pur senza citare direttamente delle questioni giudiziarie che riguardano Silvio Berlusconi e le reazioni del Pdl. "E' un momento di grande vuoto di poteri" di fronte al quale è necessario che "i poteri importanti dell'assetto costituzionale facciano uno sforzo particolare per costruire", ha detto il ministro della Giustizia. I poteri dello Stato, ha aggiunto, e "in particolare quello politico e giudiziario, non possono e non debbono trovarsi in posizione di ostilità tra di loro".

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