Polemica dopo intervista a Pacifici su Hareetz con M5s paragonato al fascismo. Grillo si infuria: "Insulti gratuiti"
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Il Movimento 5 Stelle possibile ricettacolo di estremismi di destra e di sinistra. L'ombra del fascismo, il pericolo che venga scardinato il sistema democratico. E' un attacco molto duro a Beppe Grillo e ai suoi, l'intervista al quotidiano israeliano Haaretz del presidente della comunita' ebraica di Roma Riccardo Pacifici. ''Insulti gratuiti e infondati'', si infuria Grillo. E anche se Pacifici presto smentisce il paragone col fascismo, tra i 'grillini' cresce la sensazione di essere bersaglio di un fuoco di fila ogni giorno piu' serrato, dopo l'exploit elettorale.
''La Digos dice che siamo estremisti di destra e sinistra abbracciati insieme nella stessa piazza''. Con queste parole Grillo spiega a una tv turca come sono visti in Italia i 5 Stelle. E sembra quasi anticipare le parole con cui Pacifici descrive il nuovo soggetto della politica italiana agli israeliani. Il presidente della comunita' ebraica romana annovera l'avanzata del M5S tra le ragioni che dovrebbero indurre gli ebrei italiani a ''prepararsi per andare in Israele''.
E senza voler essere ''allarmista'', cita tra l'altro le parole della capogruppo Roberta Lombardi su alcuni elementi positivi del fascismo delle origini, per spiegare la natura del M5S e stigmatizzare il fatto che gli altri partiti non abbiano preso una posizione forte contro esternazioni di quel tipo.
Altro che ''clown'': ''Grillo dice che i partiti politici non sono importanti e questo e' esattamente cio' che Hitler ha sostenuto prima di arrivare al potere'', dice Pacifici. ''Il partito di Grillo e' piu' pericoloso dei fascisti'', sono le parole che Haaretz gli attribuisce. Lui poi smentisce (''Non ho mai detto ne' pensato che il M5S e' peggiore dei fascisti''), ma non nega la ''preoccupazione'' per la presenza nel movimento di ''estremisti sia di destra sia di sinistra'' e per ''il tentativo di scardinare il sistema democratico costituzionale'' che e' un rischio per le minoranze, inclusa quella ebraica. La reazione dei parlamentari 'grillini' e' tra l'incredulo e l'indignato.
Un attacco cosi' duro e diretto quasi li spiazza (''Ce ne hanno dette tante, ma questa...'', mormora uno di loro). Nessuno pero' commenta: lasciano che siano i capigruppo o Grillo a parlare per tutti. E la risposta puntuale arriva dalle pagine del blog. Il leader 5 Stelle cita tutte le iniziative messe in atto nel 2013 dai sindaci del movimento per il Giorno della memoria, ricorda gli interventi antifascisti pubblicati nel tempo dal blog, che ha ospitato tra gli altri Moni Ovadia. Ricorda che anche Simone Weil e Adriano Olivetti hanno parlato di una democrazia senza partiti, come oggi il M5S. Ma ''basta'' con gli ''insulti e le falsita' contro il Movimento'', insorge Grillo.
Il M5S appena giovedì, nell'osservanza del rito delle consultazioni al Quirinale, ha dimostrato - fanno notare i 5 Stelle - come si inserisca a pieno nel solco della Costituzione. Il M5S, sottolinea il capogruppo Vito Crimi, e' ''un antidoto contro ogni totalitarismo''. Di qui l'invito a un confronto con Pacifici, per una conoscenza reciproca.