C'è uno spiraglio nelle trattative per la formazione del governo. Ma Silvio Berlusconi continua a chiedere: "Il Quirinale al centrodestra"
© Ansa
Se il M5S dovesse, come probabile, continuare ad opporsi a un governo Bersani, lo stesso segretario del Pd avrebbe un piano B per uscire dall'impasse del nuovo esecutivo: affidare la presidenza della bicamerale "Convenzione per le riforme" al Pdl. L'ipotesi circola sui principali quotidiani e sembra che abbia qualche possibilità di successo, anche se Silvio Berlusconi insiste: il Quirinale deve andare al centrodestra.
Niente larghe intese - La proposta messa sul tavolo dal presidente incaricato escluderebbe quindi il governo di larghe intese Pd-Pdl chiesto da Berlusconi, ma consisterebbe nel riaprire una sorta di assemblea costituente, presieduta dal Pdl. A capo di questa che si chiamerebbe Convenzione delle riforme, per Bersani, potrebbe andare Angelino Alfano, per il quale sfumerebbe quindi la vicepresidenza del Consiglio, avanzata da Berlusconi. Mentre il governo sarebbe formato da nomi indicati e scelti da Pd, Sel e montiani. La Convenzione affronterebbe in primis la riforma del sistema elettorale con l'introduzione del presidenzialismo che sta a cuore al centrodestra. Ma si occuperebbe anche della revisione dell'assetto complessivo dello Stato.
48 ore di tempo - Ora Bersani ha 48 ore per concludere (giovedì deve riferire delle consultazioni per il nuovo governo al presidente Giorgio Napolitano) e dare una risposta a Berlusconi sul Quirinale. Pena, la minaccia del centrodestra di tornare alle urne.