Il sottosegretario: "Letta non puo' dormire sonni tranquilli"
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La bocciatura da parte della Consulta all'uso del legittimo impedimento nel processo Mediaset per Silvio Berlusconi ha scatenato la reazione dei suoi sostenitori nel Pdl. "E' venuto meno il principio cardine della democrazia ovvero la leale collaborazione tra poteri. Farò ricorso personale alla Corte dei diritti e di giustizia europea affinché possa avere un giusto processo", ha detto il Sottosegretario Michaela Biancofiore.
Il partito dei magistrati "minaccia" per Letta - Michaela Biancofiore ha proseguito ritenendo impensabile che i magistrati, soprattutto quelli delle alte cariche, vengano nominati dalla politica, o che ci sia una magistratura rappresentata da correnti politiche. Toghe che, secondo l'esponente pidiellina, rappresentano una minaccia per lo stesso premier. "Letta non può dormire sonni tranquilli, e non per il centrodestra: è evidente che nell'alveo del centrosinistra c'è un fuoco amico". Che la Biancofiore individua in un "reticolo di magistrati che di fatto hanno fondato un partito politico ideale che è andato oltre ogni morale pubblica e non a caso ci sono molto magistrati scesi in politica".
"Riforma giustizia sia messa all'ordine del giorno" - Per il sottosegretario, inoltre, "c'è una questione giustizia sotto gli occhi di tutti di cui ci dobbiamo occupare, non a caso c'è un referendum sulla giustizia giusta che forse avremmo dovuto fare qualche anno fa". Poi la Biancofiore cita Silvio Berlusconi per il quale gli stranieri non investono in Italia perché non c'è la certezza del giudizio e di un pronunciamento corretto di una parte della magistratura. L'esponente Pdl auspica un segnale forte da parte del governo e che il premier Enrico Letta ponga la riforma della giustizia all'ordine del giorno "per evitare che ci sia la subalternità della politica ad un organo dello Stato".