Nel colloquio in Vaticano è stato anche riconosciuto il grande impegno della Chiesa nel dare stabilità al Paese durante questa crisi economica
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Nel colloquio tra il Papa e il premier Enrico Letta si è parlato delle "principali prove" che l'Italia e l'Unione Europea "stanno sostenendo misure che creino e tutelino l'occupazione, soprattutto giovanile". Lo riferisce la sala stampa vaticana aggiungendo poi che si è anche poi riconosciuto "il fattivo apporto che le famiglie italiane e le istituzioni della Chiesa continuano a fornire alla stabilità del Paese".
Durante i "cordiali colloqui" del premier Letta prima con papa Francesco e quindi con il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, "ci si è soffermati sulla situazione sociale e sulle principali prove che i cittadini e le istituzioni dell'Italia e dell'Unione Europea stanno sostenendo, in particolare, a proposito dell'adozione di misure che creino e tutelino l'occupazione, soprattutto giovanile".
"Non si è mancato, inoltre - prosegue la nota -, di considerare alcuni temi di politica internazionale, con una preoccupata attenzione all'evoluzione del contesto civile e istituzionale dei Paesi appartenenti all'area mediterranea e mediorientale". E' stato infine ribadito, conclude la nota, "il positivo convincimento delle Parti di proseguire nella reciproca collaborazione per il progresso della Nazione italiana e per il bene della comunità internazionale".
Lo scambio di regali tra Letta e Bergoglio - Al momento dello scambio dei regali con papa Francesco nella Sala della Biblioteca dell'appartamento pontificio, dopo avergli presentato la delegazione che lo accompagnava, il premier Enrico Letta ha fatto dono al Pontefice di un volume del 1571, una "cinquecentina", dal titolo "I sermoni di San Tommaso". "Spero che le sia gradito. Credo che si possa leggere, non solo tenere", ha detto Letta al Papa, che gli ha risposto: "Apprezzo moltissimo". Poco prima, al momento dell'arrivo e mentre si sedeva con lui al tavolo della Biblioteca, il premier aveva consegnato al Pontefice un rosario in legno d'ulivo preso per l'occasione durante il viaggio in Terra Santa.
Bergoglio ha contraccambiato con una preziosa penna nella forma delle colonne del baldacchino di San Pietro, opera del Bernini. "Ogni firma è impegnativa", ha commentato Letta, suscitando il sorriso del Pontefice. Medaglie e rosari, recanti ora lo stemma del nuovo Papa, sono stati donati al resto della delegazione.