CASO SHALABAYEVA

Bonino: "Ambasciatore kazako intrusivo"

La Farnesina sottolinea che farà di tutto per trovare una soluzione al caso Ablyazov

24 Lug 2013 - 16:39
Emma Bonino © LaPresse

Emma Bonino © LaPresse

Bisogna continuare a lavorare per la soluzione del caso Shalabayeva, ma senza mettere in campo azioni che possano indebolire la presenza italiana ad Astana. E' quanto ha detto il ministro Emma Bonino parlando alle commissioni Esteri di Camera e Senato. Quanto alla gestione della vicenda, la Bonino ha sottolineato come il comportamento dell'ambasciatore kazako a Roma sul caso Ablyazov sia stato "intrusivo" e "inaccettabile".

"La priorità è la tutela delle due cittadine kazake - spiega -, è quanto ci sta più a cuore". Stiamo svolgendo e continueremo a fare con forte determinazione interventi, a Astana, Bruxelles, Vilnius, per la piena libertà di movimento di Alma e la figlia: lo "sento come obbligo morale, prima che politico".

La Bonino conferma che Astana "ci ha fatto sapere di volere buoni rapporti con l'Italia. Ritengo evidente che, dopo questo episodio, la qualità dei rapporti dipenderà dalla disponibilità dei responsabili di Astana'' a dare la loro ''imprescindibile collaborazione'' e ''pieni diritti e libertà di movimento ad Alma: valuteremo, tempestivamente, le misure piu' opportune da adottare nei confronti dell'ambasciatore Yelemessov''.

Sulle espulsioni dal territorio italiano, cui la Farnesina non è competente, serve "una maggiore condivisione delle informazioni". Lo ha riferito al "premier, che condivide in pieno, la necessità di un nuovo e più efficace raccordo delle altre amministrazioni con il ministero degli Esteri: ha infine ribadito il titolare della Farnesina.

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