Il premier si piazza a metà classifica. Ma a guadagnare più di tutti è il sottosegretario Patroni Griffi
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Da quando il governo Monti ha introdotto la norma sulla trasparenza anche i redditi dei ministri devono essere pubblicati. E così è stato anche per l'esecutivo Letta. E nella particolare classifica ad avere i redditi più alti è Annamaria Cancellieri, titolare della Giustizia (319mila euro). Ultima il ministro Kyenge, delle pari opportunità (38mila euro). A metà si trova il premier coi suoi 123mila euro.
Un elenco dettagliato, anche se non proprio esaustivo come si vorrebbe, dato che alcuni ministri hanno intestato alcuni dei propri beni a parenti, i quali non hanno dato il consenso alla pubblicazione dei loro redditi. C'è infatti chi pubblica le situazioni patrimoniali di mogli, fratelli e figli, compresi quelli teenager e quindi nullatenenti. C'è invece chi si limita a elencare quanto possiede e la negazione, appunto, del consenso alla pubblicazione dei propri dati rilasciata da parte dei parenti
Ad ogni modo, la "paperona" dell'esecutivo risulta essere la Cancellieri che però avrebbe potuto essere scalzata dalla prima posizione se nella classifica fossero stati inseriti i sottosegretari. Patroni Griffi, sottosegretario alla presidenza, nel 2012 ha dichiarato un reddito di 331.627 euro.
La più "povera" è invece la titolare del dicastero dell'integrazione, Cecile Kyenge che dichiara 38.538 euro.
Ecco la classifica dei redditi del governo Letta
Anna Maria CANCELLIERI 319.170Enrico GIOVANNINI 297.729Maurizio LUPI 282.499Fabrizio SACCOMANNI * 195.255Dario FRANCESCHINI 187.462Enzo MOAVERO MILANESI 186.735Carlo TRIGILIA 179.025Emma BONINO 177.077Massimo BRAY 150.457Enrico LETTA 123.893Flavio ZANONATO 109.565Angelino ALFANO 105.186Nunzia DE GIROLAMO 101.071Beatrice LORENZIN 98.471Andrea ORLANDO 98.471Giampiero D'ALIA 98.391Maria Chiara CARROZZA 97.916Graziano DELRIO 97.492Mario MAURO 74.408Gaetano QUAGLIARIELLO 70.377Cecile KYENGE 38.538.* La dichiarazione di Saccomanni fa riferimento al reddito formato dal compenso annuo lordo da ministro a partire dal 28/4 (195.255 euro) poi tagliato a 130.707 euro dal 20/7.