"La politica dovrà ripristinare l'equilibrio fra i poteri dello Stato o gli esiti saranno imprevedibili". Non si è fatta attendere la replica del Pd, che con Fassina dice: "Parole al limite dell'eversivo"
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"O la politica è capace di trovare delle soluzioni in grado di ripristinare un normale equilibrio fra i poteri dello Stato e nello stesso tempo rendere possibile l'agibilità politica del leader del maggior partito italiano, oppure l'Italia rischia davvero una forma di guerra civile dagli esiti imprevedibili per tutti". Lo ha detto Sandro Bondi del Pdl, commentando la sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna a Silvio Berlusconi.
Colle: "Da Bondi dichiarazioni irresponsabili" - Ambienti del Quirinale definiscono "dichiarazioni irresponsabili" le parole di Bondi sul rischio di una "guerra civile", dopo la condanna di Silvio Berlusconi.
Bondi replica: "Non mi farò chiudere la bocca da nessuno" - Poco dopo è arrivata la secca replica di Sandro Bondi: "Non mi farò chiudere la bocca da nessuno, neppure da un comunicato del Quirinale. E non accetto di essere indicato come un irresponsabile".
Letta: "No a ricatti al Quirinale" - Enrico Letta chiede che si "tenga fuori il Quirinale" dalle tensioni politiche e "si smetta di tirarlo in ballo in modo improprio e ricattatorio". Lo riferiscono fonti vicine al premier che aggiungono, tuttavia, come il presidente del Consiglio intenda "ascoltare con attenzione i contenuti e i toni dei discorsi di domani alla manifestazione del Pdl".
Fassina: "Parole Bondi al limite dell'eversivo" - "La richiesta di grazia è un'irricevibile provocazione, quella di mettere sotto controllo politico la magistratura è altrettanto irricevibile e le parole di questa mattina di Bondi sono al limite dell'eversivo. Abbiamo davanti due scenari: o il Pdl ritorna nell'alveo della normalità democratica, oppure i suoi ministri che hanno minacciato dimissioni siano conseguenti e si dimettano". Così Stefano Fassina, viceministro dell'Economia ed esponente del Pd, ha commentato le parole di Bondi.
Schifani, da Pdl nessun avventurismo - Intanto Renato Schifani replica a Pier Luigi Bersani. "La nostra fortissima indignazione, ancora più ampia e profonda di quanto si poteva prevedere per la condanna al presidente Silvio Berlusconi, non sfocerà in rabbia né in comportamenti non consoni alla nostra tradizione moderata". "Il Pd - scrive il capogruppo del Pdl al Senato in una nota - eviti di infiammare il clima già abbastanza rovente. La legittima, doverosa e sentita difesa del nostro leader storico Silvio Berlusconi non è avventurista come afferma Bersani. Crediamo seriamente e profondamente che egli abbia subito una grave ingiustizia e con lui i tanti milioni di italiani che hanno creduto per venti anni nell'uomo e nel politico". "Non cadremo comunque e mai - conclude - nella trappola del Pd, dilaniato da lotte intestine alla ricerca di una leadership che non c'è".
Cicchitto: "Serve atto pacificazione Napolitano" - "Invocare in questo contesto un intervento pacificatore del Presidente della Repubblica, nell'ambito dei suoi poteri istituzionali, non è una indebita pressione, come dice Epifani, ma proprio il tentativo di far diminuire la pressione politica che si è molto elevata". E' quanto affermato da Fabrizio Cicchitto (Pdl) che, pur ribadendo il suo giudizio positivo sul governo, ha sottolineato come l'uso politico della giustizia stia indebolendo le posizioni dei moderati Pd e Pdl.