Una vita spesa per la diplomazia
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Renato Ruggiero, ex ministro degli esteri ed ex direttore generale del Wto, l'organismo che regola il commercio mondiale, è morto a Milano all'età di 83 anni dopo una vita spesa per la diplomazia, con un grande impegno per l'Europa a Bruxelles tra gli anni '70 ed '80. Ma anche al governo (fu quattro volte ministro), all'Organizzazione mondiale del commercio, alla Fiat, all'Eni e a Citigroup.
Dopo le prime esperienze da ministro del Commercio (con Goria nel 1987, poi confermato nello stesso ruolo da De Mita e Andreotti), tra il 1991 e il 1995 Ruggiero diventa responsabile delle relazioni internazionali del gruppo Fiat. Nel 1995 il prestigioso e delicato incarico di direttore generale del Wto, l'organizzazione mondiale del commercio, a Ginevra: incarico che manterrà fino al 1999.
"Durante tale periodo - ricorda una biografia della Farnesina - promuove la costruzione di un meccanismo di composizione delle controversie commerciali basato sul diritto invece che sui rapporti di forza. Ha anche promosso l'ulteriore coinvolgimento dei Paesi in via di sviluppo nei flussi commerciali e la liberalizzazione del commercio con i 48 Paesi meno sviluppati. Inoltre, l'ambasciatore Ruggiero ha aperto un dialogo istituzionale con le Organizzazioni non governative. Durante il periodo in cui è stato alla testa dell'Omc sono stati liberalizzati su scala globale le telecomunicazioni, le tecnologie informatiche e i servizi finanziari".
Subito dopo Ruggiero viene nominato presidente dell'Eni, che lascerà nel 1999 per assumere il ruolo di vicepresidente internazionale e Presidente per l'Italia di Schroder Salomon Smith Barney. Negli ultimi anni è stato presidente di Citigroup in Svizzera, vicepresidente della Citigroup European Investment Bank e presidente del Comitato Consultivo Internazionale di UniCredit.