"C'è un piano di riorganizzazione". Ma il ministro nega siano previsti 200mila prepensionamenti
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Il ministro della P.A., Gianpiero D'Alia, nega le ipotesi circolate sulla stampa in questi giorni di una drastica cura dimagrante per gli statali. "Un piano da 200mila prepensionamenti? - si chiede D'Alia - . Questi numeri non li abbiamo, e non li abbiamo dati. La notizia non corrisponde al vero". "Ci sono varie ipotesi allo studio che potremo confermare solo dopo una verifica condivisa in Consiglio dei ministri", chiarisce.
"Ciò che possiamo dire con assoluta certezza - aggiunge il ministro - è che stiamo lavorando ad un piano di riorganizzazione delle pubbliche amministrazione che preveda l'abbattimento di una serie di spese a cominciare dall'uso eccessivo delle auto blu, alle consulenze; e che stiamo lavorando per individuare un percorso per reperire risorse per finanziare la contrattazione di secondo livello".
"Con spending review 7-8mila tagli al personale" - "Stiamo applicando le norme sulla spending review del precedente governo e abbiamo stimato che questa contrazione delle P.A. comporterà eccedenze di personale per circa 7-8mila unità, per il 50% saranno riassorbite con procedure di mobilità, per l'altro 50% attraverso l'esodo volontario" con il prepensionamento, indica poi D'Alia. Che garantisce: "Se si dovesse andare avanti per questa strada si adotteranno gli stessi criteri, nessuno verrà mai licenziato".