Per annullare anche la seconda c'è un impegno politico preso in Consiglio dei ministri
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"Cdm: missione compiuta! Imu prima casa e agricoltura 2013 cancellata. La parola Imu scomparirà dal vocabolario del futuro". L'annuncio è del vicepremier Angelino Alfano su Twitter, al termine del Consiglio dei ministri. "Per finanziare la cancellazione - riprende - non aumentano altre tasse: tagli alla spesa pubblica e altre scelte virtuose". Il ministro degli Interni definisce dunque il dl Imu "una legge tax-free".
Detto delle società dei settori interessati dagli aumenti che già hanno levato delle voci di protesta, il piano B di Letta per il "buco" sulle risorse è quello di una ulteriore dilazione dei tempi a fronte comunque di passi concreti. In poche parole, il Cdm di oggi potrebbe abolire definitivamente la prima rata dell'Imu di giugno - che ufficialmente è "solo" sospesa - rimandando poi a dicembre la cancellazione della seconda. Una misura che sta diventando sempre più probabile anche a fronte delle altre partite che sta giocando l'esecutivo e che riguardano importanti stanziamenti: si parla dei debiti della Pubblica amministrazione e della Cig.
Brunetta: "Cancellazione per il 2013" - A confermare quella che finora è solo un'ipotesi, sono arrivate le parole del capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta. "Finalmente ci sarà la soluzione per l'Imu sulla prima casa e i terreni agricoli. Cancellazione per il 2013 e riforma complessiva della tassazione degli immobili, in termini di service tax, dal 2014. Stiamo definendo - ha spiegato Brunetta - le coperture in maniera seria, responsabile, trasparente".
Fonti Cdm: via solo la prima rata - Avanza l'ipotesi di cancellare soltanto la prima rata dell'imposta sulle prime case, al momento soltanto sospesa, e di rinviare l'intervento per ridurre o eliminare il saldo di dicembre a un successivo provvedimento legislativo. A riferirlo sono fonti di governo, secondo le quali si va verso questa decisione per la difficoltà di trovare le coperture adeguate.
Monti: "Con abolizione governo cede a pressioni Pdl" - Mario Monti ha attaccato la scelta del governo sull'Imu, definendola un "cedimento di Enrico Letta, del ministro Saccomanni, di cui ho una grandissima stima, e del Pd alle pressioni del Pdl". "L'Europa - ha detto - chiedeva da tempo che l'Italia introducesse una tassazione per la prima casa, non per un sadico gusto di far pagare di più ai cittadini ma per poter ridurre semmai la tassazione sul lavoro, stimolando la produttività. Il governo ha scelto una strada diversa, quella di arrendersi alla forte pressione del Pdl".