Nota dell'azienda dopo la deposizione delle motivazioni della sentenza della Cassazione
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Dopo la lettura delle motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione in merito al processo Diritti, Mediaset osserva quanto segue.
La società ha sempre operato in totale legalità e trasparenza in un settore cruciale della sua attività, quale l'approvvigionamento di contenuti televisivi. La correttezza e la buona fede di Mediaset sono dimostrate dal fatto che i vertici della società davanti all'opportunità di eliminare ogni rischio penale (anche per l'azionista di maggioranza) attraverso un condono fiscale "tombale", hanno deciso di non perseguire questa possibilità.
Facciamo notare che Mediaset, solo negli ultimi dieci anni, ha versato allo Stato italiano circa 6,5 miliardi di euro. Palese la sproporzione rispetto a una presunta evasione, oggetto della condanna, pari a soli 7,3 milioni di euro: il presunto risparmio ammonterebbe a circa lo 0,1% del totale pagato.
Nel processo Diritti, è stato rifiutato dagli organi giudiziari qualunque confronto sulla congruità dei prezzi pagati da Mediaset ai fornitori, congruità indubitabile e ben nota a chi conosce il mercato e le dinamiche competitive anche aspre che lo caratterizzano.
Peraltro, il valore degli acquisti di prodotto fornito da Frank Agrama non supera l’8% dei volumi complessivi di investimenti in contenuti di Mediaset. E tutte e tre le sentenze in merito, Primo grado, Appello e Cassazione, escludono l’esistenza di prova di retrocessione di denaro da parte di Agrama alla società o ai suoi azionisti. Questi ultimi, semmai, avrebbero dovuto essere identificati come parte lesa viste le somme pagate da Agrama ad alcuni dirigenti dell'Ufficio Acquisti Mediaset per garantirsi continuità di rapporto di fornitura. Tali dirigenti, peraltro, sono stati rimossi dai loro incarichi appena la società ha avuto evidenza di questa irregolarità. Dirigenti che, come è ben noto, da tempo non appartengono più all'organico aziendale.
Date queste premesse, la società ribadisce che nessuna interferenza vi è stata da parte di Silvio Berlusconi sull'operato degli organi sociali Mediaset che hanno sempre avuto cura di perseguire gli esclusivi interessi della società e di tutti i suoi azionisti.