Sono il direttore d'orchestra Claudio Abbado, l'architetto Renzo Piano, la biologa esperta di staminali Elena Cattaneo e il fisico premio Nobel Carlo Rubbia. Si aggiungono a Monti e Ciampi. Pdl e Lega infuriati
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Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha nominato quattro nuovi senatori a vita: sono il direttore d'orchestra Claudio Abbado, l'architetto Renzo Piano, la biologa esperta di staminali Elena Cattaneo e il fisico premio Nobel Carlo Rubbia. "Mi sento alleggerito, come sempre quando si compie un adempimento, ho compiuto quello che mi toccava compiere per i senatori a vita", ha detto il Capo dello Stato.
Dopo i recenti decessi, ultimi quelli di Giulio Andreotti ed Emilio Colombo, erano rimasti senatori a vita Mario Monti (nominato da Napolitano nell'autunno 2011) e Carlo Azeglio Ciampi (di diritto in quanto ex presidente della Repubblica). Ora i senatori a vita sono sei. L'articolo 59 della costituzione prevede che il Presidente della Repubblica possa nominare 5 senatori a vita. A differenza delle indiscrezioni circolate negli ultimi tempi, non figura alcun politico fra i nominati.
Napolitano ha motivato così le nuove nomine: "E' anche per dare un segno di serena continuità istituzionale che ho ritenuto di dover colmare i vuoti tristemente determinatisi, nel breve giro di un anno, nelle fila dei senatori a vita di nomina presidenziale". "Sono convinto - ha aggiunto - che dai quattro senatori a vita così prescelti verrà un contributo peculiare, in campi altamente significativi, alla vita delle nostre istituzioni democratiche, e - in assoluta indipendenza da ogni condizionamento politico di parte - all'attività del Senato e dell'intero Parlamento".
Spiegando la nomina della professoressa Cattaneo, il Capo dello Stato ha detto di aver scelto una "donna di scienza di età ancor giovane" come "forte segno di apprezzamento, incoraggiamento e riferimento per l'impegno di vaste schiere di italiani e italiane di nuove generazioni dedicatisi con passione, pur tra difficoltà, alla ricerca scientifica".
Letta: "E' un messaggio di speranza per il Paese" - La decisione del Presidente della Repubblica sui senatori a vita, ha commentato il premier Enrico Letta, "è un messaggio molto forte per invertire la tendenza: chi fa ricerca deve essere premiato e io leggo così il messaggio di Napolitano che è di speranza per il Paese".
L'ira del Pdl e della Lega - La nomina non è stata però gradita dalla Pdl, M5S e Lega che, invece, vanno all'unisono all'attacco, pur partendo da motivazioni diverse. Non sono certo caratura e profilo dei neosenatori ad essere bersaglio di chi critica una decisione che Cinque Stelle e Lega è parso perlomeno inopportuno sia dal punto di vista politico sia da quello economico: 4 senatori a vita sono 4 potenziali voti in più a favore del governo Letta e 4 stipendi in più da sostenere in tempi di magra.
Servono a un Letta bis? - La nomina esclude quella di Silvio Berlusconi, ovvero un'ulteriore - seppur improbabile - scappatoia che avrebbe potuto salvaguardare l'agibilità politica del leader del Pdl. "Perché non nominare Silvio? Forse perché Berlusconi è un politico, leader del centrodestra, e nominare lui sarebbe sarebbe stata una scelta troppo scomoda?", si chiede la deputata Pdl Elvira Savino, a cui fanno eco le parole di Daniela Santanchè, pronta a sostenere che chi meritava di entrare al Senato dalla porta più prestigiosa era proprio lui. Mentre Osvaldo Napoli la vede in maniera diversa e, se da un lato accetta la scelta odierna di Napolitano, dall'altro - con evidente allusione al nodo della decadenza di Berlusconi - si "attende" ora che il Capo dello Stato utilizzi anche le altre "prerogative" che gli fornisce la Carta. Ma in tanti, tra le fila del Pdl e della Lega storcono la bocca allacciandosi anche al ragionamento del vicepresidente del Senato Roberto Calderoli.
"Facendo due calcoli vedo nel nostro futuro con questa scelta un Letta Bis con una rinnovata maggioranza", attacca l'esponente del Carroccio ricordando il ruolo-chiave che ebbero i senatori a vita nel sostegno al governo Prodi. Senatori a vita che hanno un costo e che a tanti sembrano un 'lusso' in questa congiuntura. Per il leghista Salvini la carica è addirittura "una presa per il culo per gli italiani che fanno sacrifici" mentre per il deputato 5 Stelle Sibilia non era questa la decisione da prendere mentre "il Paese sprofonda". E il suo collega a Palazzo Madama, Alberto Airola, non lesina in un personalissimo "messaggio di benvenuto" ai nuovi arrivati: "Decurtatevi lo stipendio e versate le eccedenze sul conto statale per il fondo di finanziamento alle imprese".
Abbado: "Commosso e grato a Napolitano" - "Mi sento onorato e commosso dalla decisione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di annoverarmi fra i quattro senatori a vita nominati oggi. La mia gratitudine va al presidente Napolitano". Così il maestro Claudio Abbado ha commentato la nomina a senatore a vita. "Spero - ha aggiunto - che il mio stato di saluto mi consenta di accettare questo prestigioso incarico".
Cattaneo: "Segnale per impegno civile sulla scienza" - "Un messaggio per sottolineare l'importanza cruciale di un impegno civile sulla scienza". Così Elena Cattaneo, direttrice del laboratorio cellule staminali dell'Università di Milano, ha commentato la sua nomina di senatrice a vita. Entusiasta e ancora "frastornata", la biologa vede nella sua nomina la strada sulla quale proseguire nell'impegno civile che ha sempre ritenuto fondamentale per il suo lavoro di ricercatrice.