Lunedì alla segreteria del partito il governatore della Lombardia proporrà la convocazione del congresso federale. Tosi o Salvini i candidati più quotati
© LaPresse
Alla segreteria politica di lunedì, Roberto Maroni proporrà di celebrare il congresso federale della Lega "entro Natale" per scegliere il suo successore: lo ha spiegato lui stesso alla "Berghem Fest". "Penso sia arrivato il momento di fare il passaggio delle consegne", ha spiegato, a favore "di giovani rampanti".
Tosi e Salvini in pole position - Intervistato da Vittorio Feltri, Maroni ha detto di voler dedicarsi a fare il governatore in Lombardia "a tempo pieno. Voglio accelerare i tempi" del congresso, ha poi detto il segretario affermando di voler i suoi pronti alle sfide elettorali di primavera, europee e amministrative. "Abbiamo tanti giovani rampanti" ha concluso citando Flavio Tosi,Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti,Roberto Cota. "Deciderà il congresso",ha detto a chi chiedeva se avesse un candidato, anche se la rosa personalmente la ridurrei a due, Tosi e Salvini".
Attacco a Napolitano: "Ormai è presidenzialismo" - Maroni ha anche parlato del governo e di Giorgio Napolitano. Secondo il leader della Lega "ormai siamo di fatto una repubblica presidenziale, paradossalmente quella che voleva Berlusconi". Maroni ha parlato di un comportamento "ben oltre i limiti della Costituzione" da parte di Napolitano, in quanto "la politica è debole". Il Capo dello Stato, ha ribadito Maroni, "fa politica". E la nomina dei nuovi senatori a vita è il "messaggio che se cade questo governo c'è pronto il Letta bis".
"Kyenge? Dice cose da pazzi" - "Abbiamo una ministra di questo governo che dice cose da pazzi": in questi termini, senza nominarla, il segretario della Lega Nord ha anche parlato di Cecile Kyenge. "Intendiamoci, io rispetto i miei avversari", ha aggiunto argomentando la sua posizione sull'immigrazione, ed "è sbagliato offendere sul piano umano", perché serve "solo a dare importanza a persone che non ne hanno, che non dicono cose sensate". Per la Kyenge, fischi dalla platea leghista.