AL FORUM AMBROSETTI

Letta: "Qui per la svolta, non per traccheggiare"

Il premier al Forum di Cernobbio: "In Italia sono avvenuti due terremoti a febbraio e ad aprile, dobbiamo ricordare e andare avanti per dare risposte al Paese". E poi: "Veti non ci bloccheranno"

08 Set 2013 - 14:45
 © Ansa

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"Le risposte tradizionali non bastano. Noi siamo qui per una svolta non per traccheggiare". Lo ha detto il premier Enrico Letta, ricordando: "Abbiamo capito quello che è successo tra febbraio e aprile o ancora siamo ciechi? Sono avvenuti due terremoti non paragonabili a nessuno dei terremoti della politica italiana". "Il risultato elettorale e l'implosione del Parlamento - ha spiegato - che non è riuscito a eleggere il presidente della Repubblica".

"Togliere finanziamento ai partiti entro autunno" - "Sul finanziamento pubblico dico a tutti di fare presto. Ho preso un impegno con il Paese a chiudere la questione e abolire il finanziamento pubblico ai partiti entro l'autunno". Il presidente del Cosiglio ha anche aggiunto: "Le riforme si devono fare. Se si fa finta di non aver capito il voto di febbraio".

Letta ha poi ricordato i provvedimenti adottati in materia di riduzione dei costi della politica, dai voli di stato alle auto blu, soffermandosi sull'eliminazione dello stipendio dei ministri già parlamentari: "Il nostro lavoro si può fare benissimo con uno stipendio solo. E poi è anche una questione di funzionalità: se devo dire a un manager pubblico di abbassare il suo stipendio stellare lo posso fare con più credibilità dopo che io personalmente, che sono presidente del consiglio, ho abolito il mio".

"Governo lavora per piano dismissioni" -
"Il governo sta lavorando a un Piano Destinazione Italia, che a fine settembre presenteremo e approveremo, con dentro un grande pacchetto di dismissioni e incentivazioni per l'attrazione degli investimenti esteri". 

"Costituzione va cambiata, no a veti" -  La Costituzione "dobbiamo cambiarla" ed e' "necessario lo sforzo di tutti", che "non prevalga uno spirito conservatore". Così ha proseguito il premier sulla riforma costituzionale. "Chi dice che la Carta non si tocca non tiene conto del fatto che ad esempio prevede il bicameralismo paritario", ha spiegato. E poi: "Sono stradeterminato e concentrato: determinato a non farmi bloccare da veti e a non galleggiare".

"Nel 2024 Italia può candidarsi alle Olimpiadi" - 
"Quanto è successo ieri a Buenos Aires mi fa pensare che nell'agenda 2024 l'Italia possa candidarsi alle Olimpiadi", ha aggiunto Letta. L'Italia è un Paese grandioso ma "se abbiamo delle scadenze - ha aggiunto - impegniamoci meglio". "E' un tema - ha concluso - su cui lavorerò".

"Ue, crescita al centro del semestre italiano" - "Abbiamo bisogno di un'Europa che una volta usciti dalla grande crisi economica e finanziaria cambi marcia - ha spiegato ancora al forum di Cernobbio -. Lavoreremo in questa direzione. Il semestre italiano avrà la parola crescita al centro".

"Rompere catene che bloccano Italia" -  
Bisogna "rompere le catene che bloccano l'Italia. Il nostro paese può fare cose straordinarie". Bisogna affrontare, ha continuato sul fronte del tema fiscale, "la lotta all'evasione e all'elusione fiscale a partire dal contratto di interesse".

"Penso al governo non al congresso del Pd" - "
Di fronte a un compito così improbo, impervio", come quello del governo e dell'innovazione, "mi dedico totalmente a questa missione, che è già un'impresa. Figurare se uno si deve dedicare ad altre cose come il proprio futuro politico o a un partito".

"Bene patto Confindustria-sindacati" - "Saluto positivamente l'accordo Confindustria-sindacati: è un fatto importante e positivo che le parti sociali lavorino per contrastare le tensioni e per la pace sociale", ha poi detto.

"Insopportabile mancanza di oppotunità delle donne in Italia" - "In questa sala siamo tutti uomini e questo è insopportabile, perché questo Paese è fatto per metà di uomini e metà di donne e se le donne non sono in grado di avere la loro opportunità, ci perde il Paese". Così Enrico Letta, durante il suo intervento al forum Ambrosetti. Il premier torna a elogiare le donne ministro: "Stanno facendo benissimo e voglio ringraziarle tutte", afferma.

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