Il documento, redatto dai collaboratori di Tosi, chiedeva di eliminare la presidenza federale a vita. Maroni: "Non è questa la sede"
© Ansa
I militanti veneti del Carroccio si schierano contro il leader storico del partito, Umberto Bossi: volevano votare una mozione di sfiducia nei suoi confronti per eliminare dallo statuto la presidenza federale come carica a vita attribuita al Senatur. Il documento, firmato da un segretario di sezione bellunese, doveva passare al vaglio dell'assemblea della Lega Nord a Vicenza. Poi lo stop di Maroni: la sede non è il congresso.
Nella mozione firmata dal segretario di Feltre Sandro D'Incau, si chiedeva "l'eliminazione dei commi primo e quinto dell'art. 14 dello Statuto", che definiscono "di fatto una carica a vita di natura non elettiva appositamente per il 'socio ordinario militante' Umberto Bossi". Carica che si ritiene "non corretta in considerazione dei fatti avvenuti in questi anni" e perché dev'essere allontanato "il concetto che la Lega è un movimento politico di proprietà di Bossi".
Maroni: "Non è questa la sede" - E' stata disinnescata dallo stesso Bobo Maroni la mina della mozione di 'sfiducia. "La modifica dello Statuto non è di competenza dell'assemblea ma del congresso", ha spiegato il segretario. "Se qualcuno vuole presentare una mozione del genere - ha aggiunto - la presenterà al congresso federale che io intendo convocare prima di Natale". Nessun voto, quindi, e l'assemblea ha accolto senza proteste il cambio volante di ordine del giorno, andato avanti con mozioni su stralci meno rilevanti del regolamento e alleanze politiche.
Nell'assise di Vicenza hanno detto la loro anche alcuni dei fedelissimi dell'ex 'capo' leghista, contrari alla linea del ticket Maroni-Tosi, ma si è evitato lo scontro. Il numero uno del Carroccio, prima di entrare nel teatro comunale di Vicenza, ha confermato l'intenzione di lasciare la guida politica della Lega. "L'impegno della Lega e dei leghisti - ha spiegato - è guardare al futuro, rinnovarci e sopratutto favorire il cambio generazionale ed è questo che voglio fare". "In tanti mi hanno chiesto di ripensarci sul congresso - ha confidato - ma io la decisione l'ho già presa. Ci ho pensato tanto e non torno indietro, sono convinto sia la soluzione giusta. La Lega ha bisogno di rinnovarsi". All'assemblea , con il segretario veneto Tosi, anche il governatore Luca Zaia, che sulla mozione anti-Senatur ha commentato: "se qualcuno pensa di zittire Bossi, togliendogli la presidenza, mi sa che non conosce Bossi".