PAROLA AL SENATO

Decadenza, Silvio Berlusconi: "Colpita al cuore la democrazia"

"E' stato violato lo stato di diritto, violata la Convenzione Ue", ha detto il leader di Forza Italia. Schifani: "Il copione era già scritto". Casson: "In Aula chiederemo il voto palese"

04 Ott 2013 - 22:30
 © Ansa

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"E' un'eliminazione dell'avversario per via giudiziaria". Così Silvio Berlusconi commenta il voto della Giunta favorevole alla sua decadenza da senatore. "Quando si viola lo stato di diritto si colpisce al cuore la democrazia", ha aggiunto il leader del Pdl, sottolineando come "violando i principi sulla imparzialità dell'organo decidente e sulla irretroattività delle norme penali oggi sono venuti meno i principi basilari di uno stato di diritto".

Ora la parola passa a Palazzo Madama, che dovrà decidere entro 20 giorni.

Stefano: "Abbiamo deciso a maggioranza" - "La Giunta - ha affermato il presidente Dario Stefano al termine della camera di consiglio - decide a maggioranza di proporre all'assemblea del Senato di deliberare la mancata convalida dell'elezione del senatore Silvio Berlusconi". "In Giunta abbiamo lavorato in un clima di assoluta concentrazione sul merito della vicenda. Ringrazio i componenti della Giunta perché su questa prima applicazione della norma abbiamo saputo mantenere un atteggiamento ispirato a un sincero confronto", ha aggiunto il presidente della Giunta per la Immunità al termine dei lavori.

Alfano: "Accanimento contro Berlusconi" - Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, attacca la Giunta per le elezioni del Senato dopo la decisione su Berlusconi. "Siamo sempre stati e continueremo ad essere dalla parte del nostro presidente - ha detto il vicepremier -. La risposta della Giunta è un'accelerazione anomala nelle procedure e svela un accanimento che nulla ha a che vedere con la giustizia".

Twitter Forza Italia: "La Costituzione è per tutti"
- "La sinistra vota la decadenza. La Costituzione vale per tutti. Non per Berlusconi". E' un tweet apparso sull'account ufficiale di Forza Italia a seguito della decisione della Giunta di votare a favore della decadenza di Berlusconi da senatore.

Schifani: "Il copione era già scritto" - "Peggio del previsto. Il copione era stato già scritto e se ne conosceva la trama ma si è andati oltre ogni limite di tollerabilità". Lo afferma il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani, commentando la decisione della Giunta per le elezioni del Senato sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore. "Berlusconi resta il leader di tutto il centrodestra", aggiunge.

"Da Grasso una grave responsabilità" - Il presidente del Senato, Pietro Grasso, si è assunto una grave responsabilità" non facendo subito sospendere i lavori della Giunta dopo i tweet di Crimi (M5s) che hanno "violato il regolamento". Il capogruppo del Pdl, Renato Schifani, commenta così il voto in Giunta. Ora "faccia chiarezza su quanto successo, è accaduta una palese violazione".

Brunetta: "Offesa a democrazia per colpa del Pd" - "Offesa alla democrazia e al diritto. Tanto più grave perché perseguita con rancorosa pervicacia dal Partito democratico, nostro alleato nella maggioranza di governo. Solo il senso di responsabilità e la testimonianza di Silvio Berlusconi, che ha anteposto a tutto il bene comune, ci convince ad andare avanti nel nostro lavoro di rappresentanti degli italiani in una istituzione che sta tradendo se stessa. Diciamolo: si è rifiutata la strada del diritto e del buon senso". Lo afferma il capogruppo Pdl alla Camera, Renato Brunetta, dopo il voto della giunta.

Casson (Pd): "In Aula il voto sia palese" - "In Aula il Pd sarà compatto nel votare la decadenza di Silvio Berlusconi". Lo ha detto Felice Casson (Pd), membro della giunta del Senato. "Non ci saranno sorprese, almeno per quanto ci riguarda - assicura - I senatori Pd sono convinti di quello che è stato fatto. Non c'è alcuna divisione". Poi aggiunge: "Chiederemo il voto palese perché anche in base alla Costituzione la legge Severino è una norma a tutela dei senatori e non c'entra niente il voto segreto. Ma anche se fosse segreto, il Pd voterà tranquillamente la decadenza".

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