Ai sindacati non piacciono le misure su pubblico impiego e liquidazione. Cauti anche gli industriali, Squinzi: strada giusta, poco coraggio. Cgia: in busta paga solo 14 euro in più
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Non piacciono per nulla ai sindacati le misure contenute nella Legge di stabilità cira il pubblico impiego. In particolare il segretario della Uil, Luigi Angeletti, si dice pronto a proteste "molto forti", compreso lo sciopero. In particolare le critiche si rivolgono al blocco dei contratti e del turn-over, al taglio degli straordinari e alle misure sulla liquidazione.
Letta: giù tasse, debito e deficit - "Sono fiducioso sul fatto che l'Italia continuerà sulla strada della stabilità politica". Così il premier, Enrico Letta, alla tv Usa Pbs. "Il voto di fiducia è stato molto importante e abbiamo approvato la legge di Stabilità", ha ricordato Letta. Per la prima volta, ha aggiunto, "questo budget sarà il primo in cui il debito scenderà, così come il deficit, la spesa pubblica e le tasse".
Saccomanni: si può ancora migliorare - "La manovra copre tre anni: i consumatori e le famiglie sanno che cosa si possono aspettare". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, al Tg1. "Si poteva fare di più certamente e certamente la legge potrà essere migliorata in Parlamento. Siamo aperti a contributi".
Squinzi: direzione giusta ma poco coraggio - Se dai sindacati non arrivano segnali positivi, l'insoddisfazione è evidente anche tra gli industriali, con il presidente Giorgio Squinzi che commenta così il provvedimento: "I passi andrebbero anche nella direzione giusta ma ancora una volta non sono sufficienti per farci ritrovare la crescita".
Quella legge, continua Squinzi, "non incide realmente sul costo del lavoro. Noi avevamo indicato come priorità assoluta il cuneo fiscale. Cosa fare? Non sono il primo ministro di questo Paese ma vorrei dire che ci vuole più coraggio". Non basta, secondo il numero uno di Viale dell'Astronomia, mantenere "lo status quo. Anche se ci sono passi nella direzione giusta che possiamo valutare positivamente non cambiano l'andamento economico né la visione del futuro del Paese".
"Lo sciopero non risolve nulla" - Squinzi boccia poi l'ipotesi di scopero lanciata da Angeletti e spiega: "Credo che invece di ricorrere allo sciopero bisognerebbe rimboccarsi le maniche e spingere nella direzione giusta il Paese. Con gli scioperi non risolviamo nessun problema".
Epifani: "Da apprezzare, ma può migliorare" - "Credo che sia una manovra che vada apprezzata e credo che possa essere migliorata nel passaggio parlamentare e anche nel corso dell'anno". Così il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, commenta la Legge di stabilità.
Cgia: "Dal cuneo fiscale in busta paga 14 euro al mese" - Il taglio del cuneo fiscale potrebbe garantire ai lavoratori dipendenti una busta paga più 'pesante' fino a 14 euro netti al mese: a sostenerlo la Cgia di Mestre, che ha elaborato alcuni calcoli sui risparmi sulla base dei dati circolanti. A trarre maggior vantaggio, i lavoratori con redditi tra i 15mila e i 20mila euro, pari a un netto mensile compreso tra i 950 e i 1.250 euro.
Zanonato: "Non potevamo fare di più" - "Ci sarebbe piaciuto fare molto di più, ma quelle sono le risorse a disposizione. Io sono moderatamente soddisfatto", ha replicato a Confindustria il ministro per lo Sviluppo economico Flavio Zanonato. "Dobbiamo sempre tener presente - ha spiegato - che siamo in grado di ridistribuire risorse limitate perché il Paese attraversa una fase di crisi. Nella scarsità di risorse abbiamo cercato di operare in tutti i campi".
Camusso: "Sì alla mobilitazione, ma dialoghiamo con il governo" - Mobilitazione da una parte, dialogo con il governo dall'altra: questa la strategia messa in campo dal leader della Cgil Susanna Camusso, che spiega: "Noi abbiamo già una piattaforma aperta con Cisl e Uil e valuteremo come trasformarla in mobilitazione nei prossimi giorni. Credo che prevedremo e penseremo a tutte le forme utili per determinare un percorso che da un lato accompagni la discussione in Parlamento e dall'altro continui a tenere aperto il dialogo con il governo". Il segretario Cgil aggiunge che quella legge va cambiata e "decideremo tutte le cose utili per questo fine".
Bonanni: "Ha vinto il partito della spesa" - "Sulla riduzione delle tasse il segnale è ancora troppo debole. Alla fine ha vinto il partito della spesa pubblica improduttiva e intoccabile". Così il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, ha commentato la Legge di stabilità. "Veniamo da anni in cui ci hanno caricato di tasse e balzelli - ha aggiunto -. Nella manovra del governo c'è ora una inversione di tendenza sul fisco. Ma è ancora un segnale troppo debole. I lavoratori e i pensionati giustamente vogliono di più".
Delrio: "Per i Comuni si inverte la tendenza ai tagli" - Per i Comuni, dice il ministro degli Affari regionali e presidente dell'Anci Graziano Delrio, "si inverte la tendenza fatta solo di tagli. E questo non va sottovalutato". E aggiunge: "I tagli alla sanità sono stati evitati perché abbiamo previsto tagli ai ministeri centrali abbastanza importanti. Poi ci saranno anche dismissioni, rivalutazione dei cespiti e altro". Quello che va migliorato nella sanità, secondo il ministro, "è la qualità dei servizi. In alcune Regioni i soldi vanno spesi meglio".
Sangalli: "Delusi, pochi tagli alle tasse" - Il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli non boccia la legge ma dichiara la sua "forte delusione" rispetto alle "grandi attese". "Ridurre il tasso della pressione fiscale dal 44,3% al 43,3% in tre anni è poca cosa - chiarisce -. Con questa Legge di stabilità non c'è ancora stata la svolta che chiedevamo urgentemente con un taglio della spesa pubblica. Speriamo che il Parlamento ne tenga conto in sede di conversione".
Landini: lunedì discuteremo di sciopero - "Noi come Fiom abbiamo già proposto a Fim e Uilm di arrivare a uno sciopero generale, sia per la difesa del lavoro sia per chiedere la modifica della manovra al governo - ha detto il segretario nazionale della Fiom Maurizio Landini -: lunedì avremo un incontro per decidere dello sciopero generale dei metalmeccanici, che rappresentano uno dei settori più esposti".
D'Alia: blocco contratti P.A., nulla di nuovo - Sul blocco della contrattazione nel pubblico impiego il ministro della Funzione pubblica, Gianpiero D'Alia, replica che tutto era già stato deciso. "Nella Legge di stabilità - spiega - non ci sono novità sui contratti rispetto a quanto già deciso per il pubblico impiego. Il blocco della contrattazione per la parte economica era stato approvato dal Consiglio dei ministri ad agosto e lo abbiamo trasformato in norma di legge".
Bondi: "Tasse camuffate" - "Di questa stabilità l'Italia può morire". E' l'opinione del coordinatore del Pdl, Sandro Bondi, il quale spiega come "si tratta di un provvedimento che non aiuta l'economia a crescere e che prevede un aumento consistente delle tasse, per ora abilmente camuffate". Per Bondi, "tutto questo non tarderà a venire alla luce".
Grillo: "Letta in guerra per Draghi" - Grillo: Letta in guerra per Draghi - "Il Nipote Letta va alla guerra per conto terzi. E' in missione per Draghi". Dopo l'approvazione della Legge di stabilità, Beppe Grillo accusa il premier sul blog. "La parola populismo - scrive - è un insulto ai potenti da quando l'opinione pubblica mette in discussione i loro privilegi e questa Europa. Ma populismo vuol dire che se i popoli europei ne hanno pieni i cosiddetti e vogliono un'Europa migliore, gente come Letta deve fare le valigie".