Ma i sindacati non ci stanno: "Siamo contrari, è una tassa iniqua"
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La nuova tassa sulla casa, la Trise, peserà anche sugli affittuari, che pagheranno non solo la quota riguardante la gestione dei rifiuti, ma anche la Tasi, la componente del tributo sui servizi indivisibili. Una novità, questa, rispetto all'Imu (e prima ancora l'Ici) che era pagata solo dai proprietari. In media l'aumento sarà sotto i 100 euro all'anno, ma i sindacati non ci stanno.
La quota chiesta a chi prende un appartamento in affitto sarà contenuta: a seconda di quantodeciderà ciascun Comune nel proprio Regolamento potrà oscillare dal 10 ad un massimo del 30 per cento del totale della Tasi. L'Unione Inquilini calcola che per una casa media, due vani e cucina di circa 70-80 metri quadri, nella semiperiferia di una città, la parte di tassa in capo agli inquilini sarà mediamente sotto i 100 euro l'anno.
Ma i sindacati degli inquilini sono comunque sul piede di guerra: "Siamo fortemente contrari, è per gli inquilini una tassa totalmente iniqua" dicono dal Sunia evidenziando che l'esborso da parte degli affittuari non è accettabile neanche se si trattasse di una cifra simbolica. "Il mercato della locazione in Italia e la dinamica degli affitti, particolarmente elevati e senza alcun controllo e calmierazione, fanno sì - spiega Daniele Barbieri, segretario generale del Sunia - che nella stessa misura del canone, determinato unilateralmente dal proprietario, sia già considerata l'incidenza della ubicazione in quartieri più o meno serviti".
Il sindacato degli inquilini fa presente che la tassa interviene su contratti di locazione in corso che nel 70% dei casi sono a canone libero. "Sta già nella richiesta dell'affitto da pagare la componente legata al servizio. Sappiamo tutti che se una casa è al centro o vicino a una fermata di metro avrà un canone più alto di altre", spiegano ancora dal sindacato. Quindi la Tasi arriverebbe come "una doppia penalizzazione". Sul calcolo del conto da pagare l'Unione Inquilini rivede le stime fatte a fine agosto sulla base delle linee che erano state diffuse dal governo in quei giorni. "Se venissero confermate le indiscrezioni, l'esborso scenderebbe a meno di 100 euro. Calcoliamo una spesa di 100-150 euro solo per gli inquilini che sono nelle abitazioni di maggiori dimensioni".