"SCELTA DOLOROSA"

Angelino Alfano: "Non aderiamo a Forza Italia, pronti i nuovi gruppi"

Alla riunione dei "governativi" si consuma lo strappo all'interno del Pdl. Il vicepremier annuncia la nascita dei gruppi del "Nuovo centrodestra"

16 Nov 2013 - 07:55
 © Ansa

© Ansa

Il gruppo di parlamentari del Pdl dei governativi ha deciso di compiere lo strappo. Lo ha annunciato il vicepremier, Angelino Alfano, nel corso della riunione in vista del Consiglio nazionale del partito. "Mi trovo qui per compiere una scelta che non avrei mai pensato di compiere - ha detto -. Non aderire a Forza Italia". Alfano ha annunciato la nascita di gruppi autonomi che si chiameranno "Nuovo centrodestra".

"Questa mia scelta - ha continuato Alfano - nasce dal fatto che queste settimane mi hanno dato la riprova di quanto abbiano prevalso le forze più estreme all'interno del nostro movimento politico". Una scelta sofferta che è stata accolta con commozione, al punto che più di uno tra i presenti è scoppiato in lacrime.

Pur in questo momento che segna una spaccatura all'interno del Pdl e del centrodestra, Alfano ha voluto ribadire la sua vicinanza a Silvio Berlusconi. " "Sento fortissimo il bisogno di ribadire che in questi 20 anni non abbiamo sbagliato speranze, ideali e persona - ha affermato -. Siamo amici del presidente Berlusconi a cui ribadiamo amicizia e sostegno. Lo sosterremo all'interno del governo a iniziare da una giustizia più giusta e dall'abbassamento delle tasse. Noi siamo a fianco del presidente Berlusconi e continueremo a sostenerlo sempre, ma il nostro sostegno è diverso da quello degli altri. E continueremo a collaborare con lui e col suo movimento politico che è stato anche il nostro. Ma questa non è la Forza Italia che abbiamo conosciuto nel '94".

Alfano ha poi spiegato di essere pronto ad affrontare momenti duri sul piano della polemica. "Saremo attaccati, ma non avremo paura - ha detto -, combatteremo per affermare le nostre idee. Questa sera abbiamo un grande alleato: la nostra buona coscienza, la buona coscienza di chi le ha provate tutte prima di arrivare a questa decisione".

FORMIGONI: "NON ANDREMO AL CONSIGLIO NAZIONALE" - Sancita la divisione dal resto del patito, chi ha deciso di aderire al "Nuovo centrodestra" diserterà il Consiglio nazionale del Pdl di sabato. "Non c'è scissione perché il partito non c'è più - ha detto il senatore Roberto Formigoni -, siamo 37 al Senato e 23 alla Camera. La proposta dei ministri era stata accolta da Berlusconi poi è stata bocciata dai falchi". Le affermazioni di Formigoni non sono piaciute all'europarlamentare Licia Ronzulli: "I nostri militanti e sostenitori stanno vivendo come un dramma la rottura nel partito: non è solo una questione politica, ma innanzitutto umana poiché è una comunità che viene meno - ha spiegato -. In momenti come questi il silenzio sarebbe d'oro, eppure c'è chi, come Formigoni, continua e si contraddistingue ancora per inutili provocazioni e invettive".

SCHIFANI SI DIMETTE DA CAPOGRUPPO - Il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani, ha deciso di rimettere il suo incarico. "Dopo aver preso atto della costituzione del nuovo gruppo al Senato - ha dichiarato -, nato da una costola del Pdl, ritengo doveroso rassegnare le mie dimissioni da presidente del gruppo del Popolo della Libertà a Palazzo Madama".

FITTO: "ATTO GRAVISSIMO CONTRO BERLUSCONI" - "Da Alfano è venuto un atto gravissimo contro la sua stessa storia e contro Silvio Berlusconi, i nostri programmi e i nostri elettori. Il vero popolo di centrodestra giudicherà". E' pesante il giudizio del deputato del Pdl Raffaele Fitto in merito alla decisione dei "governativi" di dar vita a gruppi autonomi.

LUPI: "BERLUSCONI RESTA LEADER DEI MODERATI" - "Ci teniamo a confermare la nostra amicizia e stima verso Silvio Berlusconi che continuerà a essere punto di riferimento e leader dell'area dei moderati". A parlare è il ministro Maurizio Lupi al termine della riunione dei governativi del Pdl. "Fino all'ultimo abbiamo lavorato per l'unità sulla base di due condizioni: responsabilità verso gli italiani e il governo, per non lasciare il Paese in ginocchio; la necessità di costruire una nuova FI che non sia estremista" ha affermato, rispondendo, a chi gli domandava se non avesse paura di fare la fine di Gianfranco Fini: "No, per noi parlano 20 anni di storia".

POLVERINI: "DA ALFANO UN ATTO DI VILTA'" - L'ex governatrice del Lazio, Renata Polverini, affida a Twitter il suo commento sulla vicenda. "Quello compiuto da Alfano e governativi è un gesto di cui dovranno rispondere alla loro coscienza e ai nostri elettori - ha scritto -. Abbandonare Silvio Berlusconi è un atto di profonda viltà".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri