La scissione di Angelino Alfano, dice il premier, "chiarisce la situazione"
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La scissione di Angelino Alfano dal Pdl con la nascita di Ncd "aiuterà la stabilità in Italia": il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ne è "sicuro", poiché il nuovo organismo politico "chiarisce la situazione". Per quanto riguarda Renzi e il Pd, invece, il premier spiega che faranno lo stesso percorso del governo perché "dovremo applicare riforme importanti da un punto di vista economico e politico per avere un Paese più stabile".
"Abbiamo iniziato il nostro lavoro con grandi turbolenze, ora spero di lavorare in una situazione piuù stabile e più chiara", ha detto il presidente del Consiglio, durante un dibattito al convegno 'Financial Times Future of Italy Summit 2013', organizzato a Roma. "Ora la situazione è chiara e le persone possono assumersi la responsabilità. Considero quello che e' successo una applicazione pratica della decisione del 2 ottobre scorso", ha aggiunto il premier.
"Renzi e il Pd seguiranno percorso governo" - Sul fronte del centrosinistra, invece, il premier non vede alcun rischio di tensioni con il candidato più accreditato alla segreteria del Pd, Matteo Renzi. "Con Renzi e il Pd faremo lo stesso percorso perché dovremo applicare riforme importanti da un punto di vista economico e politico per avere un paese più stabile", ha detto Letta al summit del Financial Times sull'Italia.
"Il 2014 anno decisivo per l'Italia" - Dopo un 2013 di "transizione politica ed economica", il prossimo anno sarà quello "decisivo per l'Italia", ha poi detto Letta, spiegando come il percorso di consolidamento fiscale "è un mantra, un dovere, vogliamo continuare lungo questa strada". Entro la fine dell'anno, comunque, "prevediamo di risolvere il problema della crescita", e per il futuro "l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti creerà fiducia".
"Debito giù con privatizzazioni e spending review" - Il presidente del Consiglio si è quindi detto "sicuro" che nel 2014 il debito sarà ridotto grazie al piano privatizzazioni e alla spending review. "Il governo si è impegnato a dismettere attivi dello Stato per mezzo punto di Pil all'anno tra 2014 e 2017. La legge di Stabilità prevede che la revisione mirata della spesa produca risparmi non prima del 2015. Governo e Parlamento vogliono modificare la manovra per anticipare la spending review al 2014".