L'ex governatore della Lombardia racconta che l'ex collega l'ha avvicinato coprendolo di improperi. "Ma è stato solo un vivace scambio di battute, Bondi era irritato e irritabile. Non c'è rancore"
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"Nessuno scontro fisico: solo uno scambio vivace di battute". Così Roberto Formigoni, ex Pdl e ora Ncd, racconta il battibecco in Aula (immortalato da una foto) con l'ex collega di partito Sandro Bondi. "Stavo salendo le scale dell'emiciclo per raggiungere il mio nuovo posto, che è su in alto, in montagna, quando Bondi, che è distante almeno quattro file, si è sporto verso di me e mi ha detto: 'Tu non ti devi permettere di parlare di me'", racconta Formigoni.
"Dopo un po' - prosegue l'ex governatore lombardo - ho capito che si riferiva a una valutazione politica da me espressa in un dibattito televisivo: dicevo che se FI, come Bondi suggerisce, non si allea con nessuno, trionfa la sinistra. Ma era una valutazione politica".
"Gliel'ho fatto notare - prosegue Formigoni -, ma Bondi è andato avanti con gli improperi. Mi ha detto: 'Ti devi presentare ai giudici, ti devi presentare ai giudici'. Gli ho risposto che non mi sono mai sottratto"."Evidentemente - conclude il senatore Ncd - oggi Bondi è particolarmente irritato e irritabile perché dieci minuti prima di me aveva avuto uno scazzo con Calderoli, più tardi l'ha avuto con altri. Ma il nostro è stato uno scambio vivace dibattute, non porto rancore. Non porto rancore a nessuno".