J'ACCUSE DI FORZA ITALIA

Dopo la decadenza centrodestra divisoFi accusa Grasso, Schifani: no golpe

Forza Italia e Nuovo centrodestra rimangono su binari lontani dopo il voto su Berlusconi. Brunetta: "Vigileremo sulla riforma della Giustizia"

28 Nov 2013 - 12:31
 © Ansa

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"Gli italiani devono sapere che nelle aule Parlamentari, e segnatamente nel Senato della Repubblica, non è più possibile esercitare il mandato di parlamentare. Per la prima volta nella storia repubblicana, la Presidenza del Senato ha abdicato alla funzione costituzionale di garanzia". E' il j'accuse di Sandro Bondi nei confronti di Pietro Grasso, reo, secondo l'esponente di Forza Italia, di tifare smaccatamente "per la sinistra".

E, se anche Renato Brunetta, ora presidente dei deputati di Forza Italia, avverte che "vigileremo" sulla riforma della Giustizia, mentre Maurizio Gasparri definisce la sinistra "bugiarda", Renato Schifani, pur criticando pesantemente il voto sulla decadenza di Berlusconi  e dicendo che quanto accaduto in Senato "è stato un errore",, precisa che "non c'è stato alcun colpo di Stato". Insomma, il Nuovo centrodestra e Forza Italia continuano a mantenersi lontani.

Schifani: "Nessun colpo di Stato" "Per parte mia considero quel voto anomalo e ingiusto - dice, in un'intervista al "Messaggero", il capogruppo del Nuovo centrodestra al Senato - ma non c'è stato alcun colpo di Stato. Ricordo che a gennaio Berlusconi sarebbe stato comunque interdetto in virtù della sentenza definitiva di condanna".

Schifani commenta poi l'intervento di Berlusconi dicendo che il leader di Forza Italia ha pronunciato "parole forti che denotano lo stato d'animo di una persona che ritiene di avere subito un gravissimo torto e una violenza politica e giuridica. Si è votato secondo la logica degli schieramenti e dunque non è prevalsa la libertà di coscienza". Adesso che è fuori dal Parlamento però, assicura che "incendiario o, peggio, eversivo il presidente Berlusconi non lo è stato mai" e "non credo che lo diventerà ora". Anche perché "cavalcare una deriva populista rappresenterebbe un danno per il Paese; penso e mi auguro che Berlusconi non commetterà un simile errore".

Quanto al governo, dopo la fiducia sulla legge di Stabilità, riprende Schifani, "non vedo problemi di tenuta", ma la formazione guidata da Alfano, assicura, non sarà "la stampella della sinistra. Noi siamo una componente essenziale della maggioranza che senza di noi non esiste".

Brunetta: vigileremo sulla riforma della Giustizia -  Continua a mantenere un atteggiamento di forte polemica nei confronti dell'attuale governo e dell'ex collega, Angelino Alfano, Renato Brunetta, che avverte: "Contiamo i minuti che ci separano dalla presentazione del pacchetto per la riforma della Giustizia, annunciato dal vicepremier. Alfano ha sostenuto che ora il Pd non ha più alibi, dopo aver eliminato l'avversario Berlusconi. Letta, dopo il suo neutralismo ostentato tra lupi e agnelli, non ne può più avere, di alibi. Attendiamo ad horas questo piano particolareggiato e il percorso urgente e necessario che il governo e la nuova maggioranza intendono fargli percorrere. Vigileremo giorno per giorno, senza sconti".

"Ricordiamo in sintesi quali sono i contenuti 'necessari e urgenti' annunciati ormai il 2 ottobre dal presidente Letta. Le proposte dei saggi al quinto capitolo della loro relazione finale, presentata il 12 aprile al Quirinale, con i punti caldi della limitazione del ricorso alla custodia cautelare e con regole più stringenti sull'uso e la pubblicazione delle intercettazioni. La risposta alle procedure di infrazione avviate dalla Unione europea, tra cui la responsabilità civile dei magistrati, la traduzione operativa del messaggio del presidente Napolitano alle Camere, con amnistia e indulto".

Gasparri: "Sinistra bugiarda, calpestata la Costituzione" - Parla di "violenza" e di "Costituzione calpestata", sempre in riferimento al voto del 27, Maurizio Gasparri, che accusa: "A quanti da sinistra continuano a dire che è stata rispettata la legge nei confronti di Berlusconi diciamo che sono dei bugiardi, non in grado loro di restare in Parlamento. La legge è stata violata, l'articolo 25 della Costituzione cancellato, i regolamenti stracciati. La violenza usata contro Berlusconi non ha precedenti. Ora non hanno più alibi. Attendiamo questa sinistra e chi la sostiene alla prova dei fatti. Hanno ottenuto il loro scopo e ora ci aspettiamo lo stesso attivismo contro l'eurocrazia, contro un fisco iniquo, contro la disoccupazione, contro una giustizia lenta e autoreferenziale. Le premesse ci hanno già ampiamente deluso. A cominciare da una legge di Stabilità completamente sbagliata".

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