Il leader del Nuovo Centrodestra al Messaggero: "Il sindaco non ripeta gli stessi errori commessi in passato da D'Alema e Veltroni". E sul governo dice: durerà
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"Matteo Renzi non faccia come D'Alema e Veltroni: non faccia cadere Letta". L'appello, lanciato dalle pagine del Messaggero, arriva da Angelino Alfano. "Il Pd sostiene un governo presiediuto da un loro esponente di spicco. Voglio proprio vedere se dopo il loro congresso succede quello che è accaduto nei due precedenti congressi che si sono svolti durante i due governi di centrosinistra", spiega il leader del Nuovo Centrodestra.
"La cabala vuole che non ci sia due senza tre. La ragione però ci porta a pensare che mai e poi mai il leader appena eletto del Pd potrà fare cadere il governo". Sulla verifica voluta da Napolitano dopo l'uscita di Forza Italia dalla maggioranza che sostiene Letta, Alfano non ha dubbi: "Servirà a produrre chiarezza a tutto campo. Pensiamo che la maggioranza degli elettori di centrodestra approvi che ci sia un governo che governa al tempo della crisi. L'alternativa sarebbe il buio di elezioni anticipate con queste legge elettorale oppure un governo di sinistra che farebbe delle scelte pessime".
Per Alfano il ruolo del Nuovo Centrodestra nel governo Letta è quello di fare da scudo all'approvazione di provvedimenti di sinistra nocivi per l'Italia". E ribadisce: "Con il Pd non abbiamo fatto un matrimonio d'amore ma di interesse. Interesse dell'Italia. Su questa linea faremo un Contratto d governo che vogliamo chiamare Italia 2014".
"Siamo passati da un governo di intese larghe a intese chiare. Quelle di prima erano molto larghe e un po' meno chiare, queste saranno meno larghe ma certamente più chiare". Poi una battuta sul rapporto tra Ncd e Pd: "L'ambizione che abbiamo e di non voler piacere alla sinistra, perché altrimenti vorrebbe dire che abbiamo sbagliato".
E Berlusconi? "E' capitato di sentirci, credo sia utile. Del resto, la missione storica del presidente è sempre stata quella di unire i moderati dentro una stessa coalizione. La nostra prospettiva - spiega - è riaggregare tutta l'area alternativa alla sinistra".