"Appezzo il parere costituzionalisti", dice il Capo dello Stato. Brunetta attacca: "Sta scardinando la Carta". Grillo: "Presidente incostituzionale"
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"Apprezzo molto la risposta di Zagrebelsky oggi e di Onida ieri: gli argomenti dal punto di vista politico e istituzionale sono inoppugnabili e vanno nella direzione opposta" di chi dice che il Parlamento è delegittimato. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Spero che tutti dimostrino sensibilità per gli interessi del Paese", ha poi aggiunto il Capo dello Stato.
Convinto della legittimità del Parlamento anche Valerio Onida, ex presidente della Consulta, che dalle pagine di alcuni quotidiani sabato dichiarava: "La pronuncia di incostituzionalità colpirà la legge elettorale, non gli atti che hanno condotto alla formazione delle Camere".
Brunetta: "Napolitano scardina la Costituzione" - Napolitano "non ha né poteri né competenze circa la legittimazione del Parlamento" e "non spetta al Quirinale interloquire sulla validazione degli eletti e la completa composizione delle Aule". Lo dice il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta. "Purtroppo, a forza di compensare, sopperire e sostituirsi, si sta completamente scardinando la Costituzione", ha aggiunto.
Grillo: "Napolitano incostituzionale" -Napolitano "dal Quirinale non lo smuove nessuno". Lo afferma il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo. Il fatto che "sia stato eletto due volte con il Porcellum e sia un presidente incostituzionale al quadrato non lo turba. L'unico atto degno che gli rimane è tornare al Mattarellum (basta un voto in Aula), sciogliere le Camere e non farsi più vedere in giro".