"PAESE E' INGOVERNABILE"

Berlusconi: "L'Italia non è una democrazia"

Il leader di Forza Italia interviene alla presentazione di un libro su Bettino Craxi: "Finirò di leggerlo in galera. Non lascerò il Paese"

13 Dic 2013 - 22:35
 © Ansa

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"L'Italia non è una democrazia". Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, torna ad attaccare la magistratura alla presentazione di un libro su Bettino Craxi: "Finirò di leggerlo in galera. Oggi come allora, in questo Paese c'è un potere, quello giudiziario, in grado di sovrastare gli altri". Berlusconi ha poi definito "ingovernabile" l'Italia: "Impossibile approvare leggi sgradite ai magistrati. Quando ci ho provato mi è stato impedito".

"Colpito da sentenze ingiuste come Craxi" - Berlusconi, alla presenza di Stefania Craxi, ha ricordato l'ex leader socialista: "Anche io sono stato colpito, come lui, da sentenze ingiuste. Craxi era il contrario di quanto la stampa volesse far credere. Non mi ha mai chiesto finanziamenti e non ha lasciato la sua famiglia in condizioni di ricchezza. Era un uomo giusto, era un uomo buono".

"Non lascerò l'Italia" - Il leader di Forza Italia non ha intenzione di lasciare il Paese: "Cosa devo fare? Abbandono l'Italia? Vado anche io in un altro Paese per evitare la carcerazione? Capisco Bettino, non aveva alcuna speranza, io però sono intenzionato a continuare questa battaglia. Perché non solo non darei una fine decorosa alla mia avventura umana ma sarei anche colpevole nei confronti di coloro che mi hanno dato il voto".

"Accordo Pd-giudici per assassinarmi politicamente" - C'è un "accordo tra il Partito democratico e i giudici per assassinarmi politicamente. Questa magistratura si è data la missione che deriva da un assioma molto semplice: il popolo ha diritto di avere la democrazia ma solo quando c'è al governo un partito di sinistra, altrimenti il compito della magistratura è quello di percorrere la via giudiziaria al socialismo contro il capitalismo borghese", ha aggiunto. 

"Serve una riforma della Giustizia" - Berlusconi torna a chiedere una riforma dell'ordine giudiziario: "Ho tentato per 5 anni, dal 2001 al 2006, di riformare la Giustizia. Ma in questo Paese non si possono approvare leggi senza il consenso dei magistrati. In questa condizione i colpi di Stato sono possibili e, dal 1992 a oggi, ne hanno già fatti quattro. C'è un ordine dello Stato composto da funzionari a cui è stato conferito il potere di togliere la libertà e che si è trasformato in contropotere".

"Dopo la condanna ho perso il sonno" -
Ricordando i giorni successivi al primo agosto, quando è stato condannato in via definitiva, il leader di Forza Italia ha raccontato: "L'indignazione è stata tale che ho perso il sonno e non sono riuscito più a uscire di casa per un mese, né a parlare con qualcuno. Per questo capisco Craxi e il suo esilio in Tunisia: non un esilio dorato ma di dolore profondo. Non riguardava lui ma il Paese che amava profondamente".

"Con proporzionale governo Pd-M5S" - Silvio Berlusconi ha anche parlato della riforma del sistema di voto: "Questo paese non ha imparato a votare quindi è ingovernabile e tale sarà ancora, soprattutto se viene fatta una legge proporzionale. Ci sono possibilità di un governo di larghe intese e difficilmente potrà essere tra Forza Italia e Pd. Sarà un accordo tra Pd e Movimento 5 Stelle. Ovvero: giustizialismo che si somma a ingiustizialismo".

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