politica

Il governo cerca una nuova forma

Ecco come i giornali trattano la cosa

26 Giu 2004 - 14:12

Dopo gli scossoni dei giorni scorsi, si è giunti ad una svolta nella maggioranza di governo. La temuta crisi, che martedì scorso era minacciosamente apparsa, si è allontanata. La possibilità di un Berlusconi-bis diventa vana e, di contro, si concretizza l’ipotesi di un rimpasto. E’ stata la riunione di venerdì mattina, a Palazzo Grazioli, tra Berlusconi, il ministro dell’economia Giulio Tremonti, e i due emissari di Gianfranco Fini, il ministro dell’Agricoltura Gianni Alemanno e il vice ministro dell’Economia, Mario Baldassarre, a creare le premesse per una prima schiarita nella maggioranza.

Dunque, un passo avanti nella direzione della collegialità sulla politica economica, almeno nel metodo, come chiedono gli alleati all’interno della Casa delle Libertà. Si ridisegna la formazione di partenza, con la probabilità di nuove nomine e spacchettamenti nei ministeri. Si affaccia l’ipotesi di separare Infrastrutture da Trasporti, o di sottrarre il Commercio con l’estero alle Attività produttive e il Mezzogiorno all’Economia, precedentemente accorpati dalla riforma Bassanini. E, nell’attesa di definitive soluzioni previste per la settimana prossima (al massimo il 2 luglio), si affacciano nuove nomine nello scenario politico, infervorando tutti i quotidiani.

Corriere della sera: “Si pensa alla creazione di un super ministero per lo Sviluppo che potrebbe comprendere le deleghe del Mezzogiorno e delle Partecipazioni Statali (attualmente attribuite a Tremonti) e i Lavori Pubblici (Lunardi).
Gianni Alemanno è il candidato attualmente in pole position. Si parla anche della possibilità che alla fine della squadra a Fini tocchi il Ministero delle Attività Produttive. Adolfo Urso (An) preme per una promozione in sostituzione del forzista Antonio Marzano”


Repubblica: “L’idea del Cavaliere è assegnare un ruolo economico al secondo partito della coalizione sacrificando sull’altare della collegialità il forzista Antonio Marzano, ma senza intaccare le competenze di via XX settembre e del vice ministro Miccichè. Un progetto che esclude nuovi compiti per Fini e che prevede la promozione a ministro di Adolfo Urso. Se Fini accetterà, per Marzano si aprirebbe la strada delle Politiche Comunitarie al posto di Rocco Buttiglione, destinato alla poltrona di commissario europeo".

Il Giornale: “Inamovibili Pisanu all’Interno, Moratti all’Istruzione, Frattini agli Esteri. Tremonti al ministero dell’Economia, che potrebbe essere scorporato. Spuntano i nomi di Raffaele Lombardo (Udc), Gianni Alemanno e Maurizio Gasparri (An) per il dipartimento del Mezzogiorno. Si affaccia Adolfo Urso di An per le Attività Produttive al posto di Antonio Marzano, al quale potrebbe essere affidato un altro incarico di alto profilo. Resta il ministero delle Infrastrutture (con possibilità di scorporo): a Lunardi il prosieguo sulle grandi opere, mentre per il rinascente ministero dei Trasporti si punta su Mario Baccini (Udc)".

Il manifesto: “La verifica si chiude a Mezzogiorno. Fini annuncia un documento sulla politica economica da varare al consiglio dei ministri. E accoglie la formula berlusconiana del rafforzamento della squadra. Ministro del Mezzogiorno per Alemanno e Buttiglione a Bruxelles”

Libero: “Al ministro per le Risorse Agricole Gianni Alemanno potrebbero essere assegnate anche deleghe per l’alimentazione. Ipotesi di scorporo per Infrastrutture in Opere Pubbliche ( che resterebbe a Lunardi) e Trasporti, dove si affaccia il nome di Ugo Martinat (An), attuale vice ministro delle Infrastruttre. Sulla graticola anche il ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano. Al suo posto andrebbe il forzista Guido Crosetto”

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